Rigopiano, nuovo processo per 7 imputati. La madre di Alessandro Riccetti: "potevano essere salvati"
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I giudici della Corte di Cassazione hanno disposto un nuovo processo di appello per l’ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta nell’ambito del procedimento legato alla strage di Rigopiano, dove il 18 gennaio del 2017 morirono 29 persone a causa di una valanga che travolse l’hotel. Tra loro il receptionist, Alessandro Riccetti di Terni. La Suprema corte ha disposto il processo dinanzi ai giudici della corte d’Appello di Perugia (Terni in rete)
Ne parlano anche altri media
TERNI «La felicità per una madre che ha perso un figlio è relativa. Oggi però ci sentiamo sollevate, sappiamo che la giustizia esiste e questo per noi è importante. (ilmessaggero.it)
Condannati l’ex Prefetto di Pescara Francesco Provolo, 1 anno e 8 mesi per omissione di atti d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico, e l’ex direttore dell’hotel. A sette anni dal disastro dell’hotel Rigopiano, 29 morti travolti da una valanga, è arrivata ieri la sentenza della Corte … (Il Fatto Quotidiano)
Nuovo processo anche per l'ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, condannato in primo e secondo grado a 2 anni e 8 mesi per omicidio e lesioni colpose, annullo con rinvio anche per 2 dirigenti della Provincia e un tecnico comunale, condannati a 3 anni e 4 mesi i primi, 2 anni e 8 mesi il terzo. (il Giornale)
Una sentenza destinata a fare Giurisprudenza quella emessa ieri dai giudici con l’ermellino in Cassazione a Roma per quel che riguarda il terzo grado di giudizio al processo per la tragedia all’Hotel Rigopiano del gennaio del 2017. (Rete8)
E’ diventata definitiva la condanna ad 1 anno 8 mesi per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, nell’ambito della vicenda legata alla strage di Rigopiano dove il 18 gennaio del 2017 morirono 29 persone a causa di una valanga che travolse un hotel. (Salernonotizie.it)
Il 41enne era poliziotto al commissariato di Osimo, non lontano dal negozio di oggettistica che aveva aperto Marina, lungo corso Mazzini. Entrambi originari di Chieti, vivevano da anni a Osimo dove stavano crescendo il loro unico figlio, Samuel, uno degli 11 sopravvissuti. (il Resto del Carlino)