Peter Weir e Claude Lelouch al Festival Venezia 2024: il Lido celebra la lezione dei vecchi maestri
Ottant’anni l’uno, ottantasei l’altro. Energia da vendere. Peter Weir e Claude Lelouch non temono di presentarsi per quel che sono: grandi vecchi del cinema mondiale, venerati maestri, premiati con i riconoscimenti più prestigiosi. Eppure non hanno perso la voglia di mettersi ancora in gioco. Weir ha ritirato ieri il Leone d’oro per una carriera che inanella titoli come «Picnic ad Hanging Rock», «Witness - Il testimone», «L’attimo fuggente» e «The Truman Show». (ilmattino.it)
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Occhi lucidi e abbracci sinceri per Peter Weir Leone d’Oro alla Carriera a Venezia. L’ottantenne cineasta australiano è stato premiato nella sala del Lido da Ethan Hawke, attore che probabilmente gli deve ascissa e ordinata del grafico Prichard della propria ricca carriera. (Il Fatto Quotidiano)
Peter Weir, sommerso dagli applausi in Sala , si alza, agita il cappello per ringraziare, si commuove, solleva il Leone d'oro alla Carriera che gli hanno appena consegnato Buttafuoco e Barbera, su quel palco dove poco prima sono passati frammenti dei suoi film, mica tanti, solo 14 in un'intensa carriera, che però gli assicurano un posto nella storia del cinema, anche se è probabile che proprio questi suoi film siano più famosi di lui. (ilgazzettino.it)
Si può lasciare la porta aperta sperando che venga a trovarti, perché senza ispirazione non puoi entrare nel cuore di una storia. Per me l’ispirazione è sempre stata un mistero e l’ho accolta ogni volta con gioia». (La Stampa)
Peter Weir, sommerso dagli applausi in Sala , si alza, agita il cappello per ringraziare, si commuove, solleva il Leone d'oro alla Carriera che gli hanno appena consegnato Buttafuoco e Barbera, su quel palco dove poco prima sono passati frammenti dei suoi film, mica tanti, solo 14 in un'intensa carriera, che però gli assicurano un posto nella storia del cinema, anche se è probabile che proprio questi suoi film siano più famosi di lui. (ilgazzettino.it)
La scelta di appendere cappello e cinepresa al chiodo, per Peter Weir, è sopraggiunta con l'avanzare degli acciacchi legati all'età, ma quando lo vediamo sfilare tra due ali di folla in Sala al Lido di Venezia per ritirare il Leone d'Oro alla carriera, consegnatogli da un emozionatissimo Ethan Hawke, il cineasta ottantenne appare in ottima forma. (Movieplayer)
). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera. “La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia e il suo Leone d’Oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere – ha dichiarato Peter Weir, nell’accettare la proposta – Essere premiati per il lavoro di una vita come registi è un grande onore”. (Il Faro online)