La lunga stagione dei balneari, in Sicilia non si placano le proteste. Cilano: "Non capiamo le logiche applicate"

Le criticità venerdì 6 Settembre 2024 La calda estate dei balneari è giunta al termine, ma il loro futuro è ancora incerto e cosparso di nubi. Oltre al mare e alla spiaggia, turisti e chi più banalmente si è goduto qualche giorno di vacanza hanno assistito a giorni di proteste. Le manifestazioni di questi mesi hanno permesso di non sottovalutare o dimenticare l’incognita balneari e non a caso uno dei primi temi sul tavolo del governo a settembre è stata proprio la composizione di una bozza che possa conciliare Roma e Bruxelles (ilSicilia.it)

La notizia riportata su altri giornali

C’è di fatto una proroga delle concessioni al 30 settembre 2027, è vero, ma nel frattempo i comuni e tutti gli altri enti concedenti dovra… (La Stampa)

Ultim'ora news 5 settembre ore 20 La proroga della proroga delle concessioni fino al 30 settembre 2027 o, in presenza di non meglio definite difficoltà oggettive, al 31 marzo 2028 risolve veramente questa annosa questione incancrenitasi con il pensare, sotto tutti i governi, che le Direttive europee (Bolkestein in particolare) siano in qualche modo eludibili o, quantomeno, che alla fine si riesca a farne slittare l’applicazione e che in ogni caso si debba tener conto della peculiarità della nostra situazione che spesso alcune Direttive non riflettono. (Milano Finanza)

"Abbiamo raggiunto un'intesa comune" con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge "è un passo importante nella giusta direzione" e "speriamo" di chiudere la procedura d'infrazione, "ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue". (ilmessaggero.it)

Serve invece una riforma organica che le salvaguardi, dal momento che sono il frutto dell’attività e del sacrificio di migliaia di famiglie e onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione efficiente e di qualità, un successo che tutto il mondo ci invidia. (LA NAZIONE)

Dopo avere promesso di escludere gli stabilimenti dalla direttiva Bolkestein (sono ancora freschi nella memoria i passionari interventi della leader di Fratelli d’Italia a difesa della categoria), l’esecutivo di centrodestra ha partorito una norma debole e pasticciata, che introduce una finta proroga fino al 2027 (a discrezione dei Comuni che potranno anche non usufruirne) e degli indennizzi inadeguati (basati solo sugli investimenti non ammortizzati degli ultimi cinque anni, un periodo in cui i concessionari non hanno investito proprio a causa della scadenza delle concessioni), per poi disciplinare le gare senza sufficienti riconoscimenti per chi ha sempre svolto questo lavoro. (Mondo Balneare)

Le associazioni di categoria spezzine, Cna e Confcommercio, commentano attraverso i propri referenti sindacali quanto stabilito. Le concessioni ai balneari vengono prolungate fino al 2027, le gare dovranno essere bandite entro il giugno precedente e chi subentra dovrà pagare un indennizzo a chi lascia e assicurare la continuità occupazionale dei lavoratori. (CittaDellaSpezia)