Il James Webb ha trovato ammassi stellari in una galassia neonata dell'Universo primordiale

Il James Webb ha trovato ammassi stellari in una galassia neonata dell'Universo primordiale

Le galassie neonate dell’Universo primordiale hanno subito diverse fasi di formazione stellare, e generato grandi quantità di radiazioni ionizzanti. Tuttavia, essendo molto lontane da noi, è stato molto impegnativo finora poterne studiare il contenuto. Un modo per farlo è quello di sfruttare l’effetto di lente gravitazionale, che si verifica quando enormi masse, come ammassi di galassie, deviano, amplificano e moltiplicano la luce proveniente da sorgenti lontane, permettendoci di vederle. (Astrospace.it)

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Il telescopio spaziale James Webb continua a stupire, stavolta conquistando un prezioso bottino di 'gemme cosmiche': sonocinque antichissimi ammassi stellari, iprimi mai vistiin unababy galassiaameno di 500 milioni di anni dal Big Bang. (Alto Adige)

Viste per la prima volta dal telescopio James Webb, le “Gemme Cosmiche” racchiudono cinque giovani ammassi stellari che forniscono un’eccellente visione delle prime fasi della reionizzazione, il processo cosmologico che ha permesso la nascita delle prime stelle. (Fanpage.it)

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James Webb osserva ammassi stellari nell'Universo primordiale

Lo studio delle galassie giovani, a poche centinaia di milioni di anni dal Big Bang, è una finestra per comprendere i processi che hanno modellato le galassie nell’universo primordiale. (Media Inaf)

Partendo da una piccola catena di puntini luminosi, osservati con attenzione, sono state individuate 5 gemme cosmiche che potrebbero essere rivelatrici per scoprire le origini dell’universo. Sono le parole espresse da Angela Adamo, ricercatrice originaria della Sicilia, che si trova a capo di un team internazionale dell’Università di Stoccolma. (Lega Nerd)

Roma, 25 giu. Galassie così distanti possono essere difficili da osservare, ma per fortuna l’universo stesso offre un assist attraverso le lenti gravitazionali: distribuzioni di materia così dense che curvano lo spaziotempo e deviano il percorso dei raggi luminosi, amplificando la luce proveniente dalle galassie più lontane. (Agenzia askanews)