L'istigazione dietro l'omicidio di Napoli: Arcangelo mi sfidava a sparare
L'omicidio di un 18enne a Napoli. "Non volevo uccidere Arcangelo, mi dispiace" Renato Caiafa, 18 anni, è in carcere con le accuse di omicidio colposo, porto clandestino di arma e sparo in luogo pubblico. Al pm ha raccontato il tragico incidente (AGI - Agenzia Italia)
Ne parlano anche altri giornali
La sfida a sparare. Racconta così Renato Caiafa gli ultimi attimi del cugino Arcangelo Correra, poco prima che un colpo di pistola partito da un’arma che teneva in mano lo uccidesse. Cambia l'accusa: omicidio volontario con dolo eventuale (Virgilio Notizie)
I soccorsi si sono rivelati inutili. È morto Arcangelo Correra, detto Angelo, il 18enne che all'alba di oggi 9 novembre è stato ferito da un proiettile a Napoli. Correra è stato colpito alla testa e le sue condizioni sono apparse da subito disperate. (Today.it)
Una lunga lettera che lo zio di Arcangelo Correra consegna a Fanpage.it per ricordare suo nipote. Oggi intanto, nel pomeriggio, si celebreranno i funerali del 18enne. (Fanpage.it)
Trovata per strada, dice il ragazzo, in piazza Sedil Capuano, dove è avvenuto lo sparo, alle cinque di mattina di sabato scorso. Il magistrato usa tre volte la parola “inverosimile” in dieci pagine. (Il Fatto Quotidiano)
Sarebbero “del tutto inverosimili” le dichiarazioni dell’indagato sull’arma del delitto, la quale avrebbe avuto invece “un uso programmato ben preciso”, non “fosse altro che per la commissione di reati predatori”, come ad esempio una rapina. (anteprima24.it)
Al giovane la Squadra Mobile di Napoli e la Procura contestano il porto, la detenzione e la ricettazione dell'arma che la notte tra venerdì e sabato scorsi ha ferito a morte il suo amico 18enne, Arcangelo Correra, poi deceduto in ospedale. (leggo.it)