Il collante è la Palestina. L'allarme dei servizi segreti per la manifestazione dei 30
Saldare la battaglia pro-Palestina alle rivendicazioni classiche degli studenti, utilizzando scuole e università come bacino di arruolamento. È questa nell'analisi dei nostri servizi segreti la strategia che emerge dalla analisi costante dei canali di comunicazione pubblici e «chiusi» della galassia antagonista. Galassia composita, la cui pericolosità «militare», negli scontri di piazza come quelli che hanno segnato la giornata di ieri a Torino, viene considerata per ora limitata. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ieri siamo stati i primi a scoprire e a denunciare quella norma vergognosa con la quale Fratelli d'Italia intende regalare soldi esclusivamente a chi manda i figli alle scuole private - denunciano esponenti del Movimento 5 Stelle in Commissione cultura alla Camera e al Senato - Il tutto mentre sull'altro piatto della bilancia si taglia indiscriminatamente sui posti in organico e su altre voci vitali per la scuola pubblica. (Corriere Roma)
Al termine del corteo ‘No Meloni day', partito da Piramide, a Roma, una volta arrivati al Ministero dell’istruzione e del merito gli studenti dei Collettivi Studenteschi Romani hanno lasciato per terra una scritta che recitava: ‘Ministero della guerra’. (Liberoquotidiano.it)
ROMA — Striscioni che chiedono «potere agli studenti», slogan «per una scuola pubblica, libera e gratuita», cori durissimi contro il governo, bandiere della Palestina, lanci di vernice e uova contro ministeri e palazzi e poi il fantoccio del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara dato alle fiamme insieme al testo della sua riforma, le mani sporche di vernice rossa come fosse sangue che imbra… (la Repubblica)
Manifestazioni si sono tenute in tutta Italia. A Torino le forze dell'ordine sono state colpite da un ordigno artigianale urticante. Bruciato anche un fantoccio del ministro dell'Istruzione Valditara. "Certa politica smetta di proteggere o giustificare le violenze", ha detto la premier Meloni Giornata di scontri a Torino, dove oltre 200 studenti hanno manifestato per il "No Meloni day", in protesta verso la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. (Euronews Italiano)
Studenti, collettivi autonomi e docenti hanno marciato oggi venerdì 15 novembre, portando al centro del dibattito la riforma dell’istruzione, il ddl sicurezza e il conflitto in Palestina, in una giornata di mobilitazione che ha visto momenti di tensione e prese di posizione politiche. (AbitareaRoma)
Scontri tra studenti e polizia durante il corteo per il No Meloni Day a Torino. I disordini si sono verificati davanti alla Prefettura, in piazza Castello. (Il Fatto Quotidiano)