Colpo al clan di Mesoraca, i pentiti svelano gli affari dei Ferrazzo e i rapporti con le 'ndrine calabresi

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Calabria 7 INTERNO

Di Gabriella Passariello- Diverse sono le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che hanno fornito elementi utili sulle attività illecite della locale di Mesoraca, diretta da Mario Donato Ferrazzo e riconosciuta in diverse sentenze inerenti le operazioni Storia Infinita, Eclissi, Scacco Matto, Ciclone, Dirty Money, Restauro, Filottete, Tabula Rasa, Pesci e Basso Profilo. Si tratta di pentiti con un proprio passato nel contesto criminale crotonese e a conoscenza degli assetti di potere, come Felice Ferrazzo, che ha iniziato la collaborazione nell’ottobre dell’anno 2000, dopo aver subito, insieme la figlio un agguato a colpi di arma da fuoco, rimanendo entrambi miracolosamente illesi. (Calabria 7)

Su altri media

Di Gabriella Passariello- Le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel redditizio settore delle energie rinnovabili, nelle attività di conferimento di legno cippato nelle centrali a biomassa in territorio calabrese sono testimoniate dai collaboratori di giustizia, primi fra tutti Francesco Oliverio ex capo della locale di Belvedere Spinello, conoscitore delle metodologie, delle dinamiche criminali e delle modalità di ingerenza della ‘ndrangheta nel settore boschivo. (Calabria 7)

31 le persone arrestate I cinque impianti calabresi – i più grandi in Italia - avrebbero presentato al Mipaaf dati non veritieri provocando un danno allo Stato da 13 milioni di euro. (Il Fatto Quotidiano)

MESORACA (CROTONE) – Fke. Acronimo di Francesco, Kevin ed Ernesto, ossia i nomi dei figli del boss Mario Donato Ferrazzo, pienamente operativi nella gestione dell’assetto della società che conferiva il cippato alla centrale a biomasse di Cutro, già di proprietà del gruppo Marcegaglia ma rilevata nel 2015 dalla famiglia Serravalle, a quanto pare molto vicina al clan. (Quotidiano del Sud)

CROTONE – I carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, unitamente a quelli del ROS e del NIPAAF di Cosenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 31 soggetti (per 27 dei quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per i restanti 4 gli arresti domiciliari). (Quotidiano del Sud)

E’ quanto emerso dall’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Crotone, che, insieme ai militari del Ros ed a quelli per la Tutela forestale di Cosenza, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che ha portato all’esecuzione di misure cautelari per 29 persone (due sono irreperibili) nel Crotonese (Zoom24.it)

Grande Aracri, ha sostenuto il pentito, si sarebbe inserito nell’affaire delle biomasse sin dalla creazione della centrale di Cutro adoperandosi nei confronti di pubblici amministratori al fine di far ottenere le relative autorizzazioni. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)