Michele Bravi replica al Papa dal Pride di Torino: «Frociaggine? Siamo cittadini che pretendono rispetto» - Il video

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Sarà forse ancora l’idolo mondiale della sinistra, ma la platea Lgbtq+ Papa Francesco pare essersela proprio giocata, con quell’affondo pur a porte chiuse sui danni che provocherebbe la «frociaggine» (all’interno della Chiesa, ma ad occhio e croce non solo). Inevitabile, dopo quello scivolone – secondo alcune ricostruzioni ripetuto poche settimane più tardi in un altro incontro – che al Pride di quest’anno arrivassero le repliche a tono di chi della propria identità «differente» va invece del tutto fiero. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

L'impegno civile si unisce così al talento musicale: "Non ho mai riflettuto troppo sull'aggettivo giusto da usare o sulla storia più giusta da raccontare. In un'intervista con Pasquale Quaranta, Diversity Editor del Gruppo Gedi, l'artista condivide l'importanza di partecipare alla manifestazione e di esporsi per ottenere diritti. (la Repubblica)

“Il Pride è una manifestazione che celebra l’amore ma non solo, perché noi non abbiamo bisogno del permesso di qualcuno per amare o per essere chi siamo“, ha sottolineato Bravi, per poi aggiungere. Min. (Gay.it)

Le parole di Papa Francesco che, per ben due volte, ha tacciato gli ambienti della chiesa come troppo pieni di “frociaggine”, continuano a far discutere. Soprattutto nel mese di Giugno, universalmente conosciuti come Pride Month. (StrettoWeb)

"Il Pride è una manifestazione che celebra l'amore ma non solo, perché noi non abbiamo bisogno del permesso di qualcuno per amare o per essere chi siamo. È una manifestazione che celebra i diritti, perché abbiamo bisogno di essere ascoltati e visti". (L'HuffPost)

Michele Bravi si racconta in vista del Torino Pride del 15 giugno, dove sarà super ospite. In un'intervista con Pasquale Quaranta, Diversity Editor del Gruppo Gedi, l'artista condivide l'importanza di partecipare alla manifestazione e di esporsi per ottenere diritti. (La Stampa)

Il cantante e attore si racconta nel mese del Pride: «È importante esporsi se ci si sente pronti. Non deve essere un obbligo. Il particolare diventa universale» Intervista Bravi (Corriere TV)