'Ndrangheta a Casabona, dagli appalti alle assunzioni per ripagare i voti

Un «indomito interesse» verso gli appalti pubblici, così scrive il gip descrivendo il continuo lavorio dei Tallarico finalizzato a monitorare lo stato di assegnazione delle commesse pubbliche del Comune di Casabona . L’obiettivo naturalmente era farsi assegnare i lavori ma anche identificare le imprese assegnatarie, che, quindi, potessero aver bisogno di approvvigionamento di cemento e calcestruzzo (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

La notizia riportata su altri giornali

Luigi è “u Sciubbu” ma il suo vero nome è Carlo Mario Tallarico, il boss di Casabona, nel crotonese, che alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre 2021 ha fatto eleggere il sindaco Francesco Seminario del Pd. (Il Fatto Quotidiano)

Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale di Catanzaro, su richiesta della Dda, a carico di dieci persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e furto aggravato dal metodo mafioso. (Calabria News)

L’inchiesta “Nemesis” coordinata della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone ha portato “ad acquisire un importante riscontro giudiziario su una nuova ‘ndrina, quella dei Tallarico”. (Il Dispaccio)

Operazione Nemesis a Casabona, gli inquirenti: "Stretti rapporti tra clan e politica"

Questo ha lasciato agli altri membri, in particolare Daniele Tallarico, il compito di mantenere le alleanze con altre cosche della 'ndrangheta. L'operazione "Stige" ha indebolito la famiglia criminale crotonese dei Tallarico, nota come gli “Sciubbi”, con l'arresto dei fratelli Francesco e Ludovico. (Zoom24.it)

CROTONE – All’alba, in provincia di Crotone, i carabinieri del Comando Provinciale – coadiuvati in fase esecutiva da quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria – hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G. (Quotidiano online)

Un’indagine articolata che avrebbe permesso di accertare le "dinamiche operative della cosca, su base familiare, e il suo completo controllo di tutte le attività del territorio oltre a contatti molto stretti con esponenti istituzionali del Comune come il sindaco, finito in carcere, e l’assessore finito invece ai domiciliari" (rispettivamente Francesco Seminario e Anselmo De Giacomo, ndr). (Il Lametino)