La prova del peso sul ring delle presidenziali: le tendenze degli elettori (di M. Teodori)

Alla vigilia delle elezioni presidenziali, non ha senso inseguire i sondaggi per trovare la giusta previsione del voto. Anche nel 2016 e 2020, che pure erano due prove elettorali “normali”, i sondaggi sbagliarono: figuriamoci oggi in cui tutti i dati significativi - il voto nazionale e quello degli Stati oscillanti – navigano tra il pareggio di rossi e blu o sono divisi da una p… (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo un sondaggio di inizio ottobre, la maggior parte dei latinos non si preoccupa quando Donald Trump accusa i migranti ispanici di essere criminali e di "avvelenare il sangue" del Paese. (Tiscali Notizie)

In queste elezioni i due candidati sanno di giocarsela alla pari. A decidere chi arriverà alla Casa Bianca saranno ovviamente gli stati in bilico e, all’interno di essi, alcune fasce di elettori che potrebbero risultare determinanti. (ilmessaggero.it)

– Kamala Harris e Donald Trump corteggiano le minoranze etniche negli Usa che potrebbero far cambiare il risultato delle presidenziali Usa 2024 in alcuni Stati. Sebbene queste comunità siano tradizionalmente orientate verso il lato democratico, il loro sostegno va erodendosi a favore di Donald Trump. (Agenzia askanews)

«Dio è con Trump», così i fondamentalisti diventano uno Stato

In queste elezioni americane» ci sono come candidati «un guerrafondaio e un'altra che secondo me è anche lei guerrafondaia», riferendosi ovviamente alla democratica Kamala Harris. L'affondo del vescovo pugliese monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi sulle elezioni americane: «Una scelta tra guerrafondai». (quotidianodipuglia.it)

Di Lorenzo Rossi (Famiglia Cristiana)

È un dato acquisito e spesso ripetuto che hanno maggiore possibilità di diventare presidente degli Stati uniti un musulmano o un socialista che un ateo. Nella nazione, la cui costituzione peraltro richiederebbe una rigida divisione fra stato e chiesa, la religiosità è un requisito imprescindibile, che si è andato accentuando nel ventesimo secolo (la dicitura «in God we trust» è stata apposta sulla valuta nel 1958) (il manifesto)