Dengue a Fano: Le Critiche di Roberto Burioni Sui Kit Antizanzare

Il virologo Roberto Burioni ha espresso perplessità sugli strumenti di contrasto alla Dengue proposti ai cittadini di Fano, dove è in corso un maxi focolaio della malattia. Critiche al Kit Antizanzare I kit in vendita nella zona colpita contengono ingredienti come pepe della Tasmania, olio di avocado, camomilla e calendula per il trattamento dopo le punture di zanzara, oltre a oli essenziali di lavanda e menta come repellente. (Microbiologia Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Allarma soprattutto perché ovviamente si teme che possa diffondersi anche al di fuori" di quest'area. Il virus e soprattutto le zanzare che lo trasmettono devono essere assolutamente contenute. (Adnkronos)

Il ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità (Iss) rassicurano sui focolai di Dengue, malattia tropicale che si deve a un virus trasmesso dalla zanzara tigre. Il problema principale è a Fano (Pesaro), con 102 casi registrati dalle autorità … (Il Fatto Quotidiano)

Sulla vicenda, ieri è intervenuto anche Roberto Burioni che ha definito la "situazione fuori controllo". Un vero e proprio focolaio cresciuto più del doppio nel giro di una settimana. (Tiscali Notizie)

Dengue in Italia, ecco chi dovrebbe sottoporsi a test diagnosi

A raccontare la sua esperienza al Resto del Carlino è la fanese Miriam Rovinelli, 61 anni, commerciante, che per 10 giorni ha combattuto contro la terribile malattia portata da una piccola zanzara tigre e prima endemica solo in zone tropicali e sub tropicali del pianeta. (Tiscali Notizie)

IL CONSIGLIERE regionale del Pd: «Va bene il monitoraggio, ma quanto messo in atto fino a oggi dalla giunta regionale non è sufficiente. Come ha giustamente sottolineato il professor Bassetti, non si può chiedere al cittadino di spendere 15 euro per acquistare il kit: in un sistema sanitario nazionale forte come il nostro l’attività di prevenzione deve essere svolta da Comuni e Regioni. (Cronache Fermane)

Ma chi dovrebbe sottoporsi al test per la diagnosi dell'infezione? L'Istituto superiore di sanità lo raccomanda "se si è rientrati da un viaggio in un Paese in cui il virus è endemico e si hanno sintomi compatibili con l'infezione; se si è in un'area in cui c'è stato un caso confermato del virus e si hanno sintomi compatibili con l'infezione", nonché "se si viene individuati come contatto stretto di un caso confermato nel corso delle indagini epidemiologiche, anche in assenza di sintomi". (il Fatto Nisseno)