Luna, una sorpresa dal sottosuolo

La Luna continua a far parlare di sé e questa volta si è guadagnata gli onori della cronaca per una struttura individuata al di sotto del Mare della Tranquillità, vasta pianura basaltica che si trova sull’emisfero del corpo celeste rivolto sempre verso la Terra. Si tratta di un tunnel, la cui esistenza è stata dimostrata per la prima volta dopo oltre mezzo secolo di ipotesi e dibattiti. La scoperta, che si basa sui dati della sonda Lro (Lunar Reconnaissance Orbiter) della Nasa, è stata illustrata in uno studio appena pubblicato su Nature Astronomy; l’indagine, svolta da un team internazionale, è stata guidata dall’Università di Trento e in parte finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana. (Global Science)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A certificarlo, in uno studio apparso lunedì su Nature Astronomy e in parte finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, un gruppo di lavoro internazionale composto per cinque sesti da ricercatori italiani: Leonardo Carrer (primo autore) e Lorenzo Bruzzone dell'Università di Trento, Riccardo Pozzobon dell'Università di Padova e di Esplorazioni Geografiche La Venta, Francesco Sauro di Esplorazioni Geografiche La Venta e Davide Castelletti della Capella Space Corporation. (Corriere della Sera)

Una parte del lavoro per la colonizzazione del nostro satellite potrebbe già essere stata fatta dalla natura. (Le Scienze)

E poi c’è quello sotterraneo, fatto di tunnel e cavità altrettanto misteriosi. “L’esistenza di grotte sulla Luna era stata teorizzata da oltre 50 anni, ma per la prima volta oggi riusciamo a darne dimostrazione, identificando una cavità direttamente accessibile dalla superficie” conferma Lorenzo Bruzzone, scienziato del dipartimento di ingegneria e scienze dell’in… (la Repubblica)

Università di Trento: dimostrata per la prima volta l’esistenza di un tunnel lunare

Un nuovo studio rivela la presenza di un condotto accessibile sotto il Mare Tranquillitatis La ricerca, condotta da Leonardo Carrer, Riccardo Pozzobon, Francesco Sauro, Davide Castelletti, Gerald Wesley Patterson e Lorenzo Bruzzone, ha analizzato le immagini radar ottenute dallo strumento Mini-RF a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter nel 2010. (La Scintilena)

Pozzobon ha interpretato le rilevazioni del radar della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter, ottenendo una convincente interpretazione geologica. La prima prova diretta dell'esistenza dei cosiddetti tubi di lava sulla Luna, veri e propri canali sotterranei simili a grotte, è stata confermata. (ilmessaggero.it)

Pubblicità L’Università di Trento ha pubblicato uno studio su una scoperta che segna una pietra miliare nella conoscenza della Luna. (la VOCE del TRENTINO)