Multa da 290 milioni per Uber: ha violato le norme sui dati personali dei driver

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Lettera43 ECONOMIA

La multinazionale americana ha trasferito negli Stati Uniti dati sensibili dei suoi autisti senza rispettare gli standard di protezione richiesti nel Vecchio Continente. Un portavoce dell’azienda ha definito «completamente ingiustificata» la sanzione, preannunciando che verrà impugnata. L’autorità olandese per la protezioni dei dati (Dpa) ha inflitto una multa da 290 milioni di euro a Uber, colpevole di aver trasferito dati sensibili dei suoi autisti europei negli Stati Uniti senza rispettare gli standard di protezione richiesti nel Vecchio Continente. (Lettera43)

La notizia riportata su altri giornali

Uber, secondo l’authority olandese, avrebbe raccolto informazioni sui suoi autisti e le avrebbe inviate al suo quartier generale negli Stati Uniti senza avvalersi di strumenti in grado di tutelare adeguatamente la privacy, come previsto dal Gdpr. (Corriere della Sera)

Secondo quanto riportato da Bloomberg, sarebbe la sanzione più alta mai ricevuta da Uber in tutto il mondo (e anche la più alta emessa dalla Dpa). Questo senza rispettare gli standard di protezione richiesti in Europa. (Auto.it)

Ciò costituisce una grave violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati, ha affermato la Dpa. “Uber ha trasferito i dati personali dei tassisti europei negli Stati Uniti e non è riuscita a salvaguardarli adeguatamente. (Italia Oggi)

Uber, multa da 290 milioni in Olanda: viola le norme sui dati dei driver

L’autorità olandese per la protezione dei dati personali ha annunciato di aver imposto una multa di 290 milioni di euro a Uber. La sanzione è dovuta al trasferimento di dati personali degli autisti europei verso la sede centrale negli Stati Uniti, senza adeguate misure di protezione. (Borse.it)

PUBBLICITÀ La app californiana ha la sua sede europea ad Amsterdam ed è stata dunque sanzionata dall'agenzia olandese per la protezione dei dati personali per 290 milioni di euro: Uber ha trasferito dati Ue su server negli Stati Uniti senza le protezioni adeguate (Euronews Italiano)

Si tratta, riferisce Bloomberg, della multa più salata mai ricevuta da Uber a livello globale, oltre che della più alta mai emessa dalla Dpa. (Il Sole 24 ORE)