Studio. Covid e lockdown hanno fatto invecchiare rapidamente il cervello dei giovani

Icp / Sergey Nivens Un argomento molto studiato dai ricercatori, però poco discusso nelle conversazioni quotidiane, riguarda gli effetti della pandemia e del lockdown sulle giovani menti. Costretti a ridurre gli spostamenti e, di fatto, relegati in casa, la struttura del cervello degli adolescenti ha subito una “maturazione accelerata”. In altre parole, un deterioramento delle funzioni intellettive. (Avvenire)

Su altre fonti

Le restrizioni, l’isolamento sociale e lo stress causati dall’emergenza sanitaria hanno portato a cambiamenti anatomici nel cervello dei ragazzi, riscontrabili in particolare a livello di corteccia prefrontale e amigdala, aree legate all’elaborazione delle emozioni e alla regolazione dello stress. (Radio Radio)

Che la pandemia da Covid-19 abbia impattato sulla salute mentale degli adolescenti è risaputo. C’è un nuovo studio dell’università di Washington, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), una delle riviste scientifiche più note a livello internazionale, che ha “fotografo” il cervello dei ragazzi (età 9-17 anni) durante il lockdown. (Corriere della Sera)

Con il Covid, il cervello degli adolescenti è invecchiato più velocemente. Lo studio americano Di La pandemia da Covid-19 e i conseguenti lockdown hanno avuto un impatto profondo sulla vita di tutti, ma un nuovo studio rivela che gli adolescenti potrebbero aver subito conseguenze particolari a livello cerebrale. (Orizzonte Scuola)

Covid e lockdown: il cervello degli adolescenti è invecchiato

Le restrizioni imposte durante la pandemia e i lockdown avrebbero causato un livello di stress tale da accelerare il processo di maturazione cerebrale degli adolescenti, portando ad un “invecchiamento” di 4,2 anni nelle ragazze e di 1,4 anni nei ragazzi: è quanto emerge da una nuova ricerca sottoposta a revisione paritaria, condotta dall’University of Washington e pubblicata sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). (L'INDIPENDENTE)

Le restrizioni sociali introdotte durante il primo anno della pandemia da Covid-19 hanno contribuito ad accelerare lo sviluppo cerebrale degli adolescenti, secondo uno studio condotto dall’Università di Washington. (Umbria Journal il sito degli umbri)

Il periodo del covid, come si è più volte osservato, ha avuto un impatto deleterio per i giovanissimi. La chiusura forzata delle scuole, l’interruzione delle relazioni con gli amici, la sospensione delle attività sociali e sportive, hanno accentuato ansia e depressione. (Donna Moderna)