Il papà di Seid: “Il razzismo non c'entra, basta speculare sul dolore di nostro figlio”

Fornito da La Repubblica I manifesti funebri per la morte di Seid Visin. NOCERA INFERIORE (Salerno) - Walter Visin esce di casa e resta sotto i portici, delimitati da una rete dove sono affissi a decine i manifesti funebri per la morte del figlio Seid.

Seid era molto amato e benvoluto, al suo funerale stamattina c'erano tanti ragazzi come lui e intere famiglie"

"Era stato uno sfogo, Seid era esasperato dal clima che si respirava all'epoca in tutto il Paese. (Notizie - MSN Italia)

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Il portiere della Nazionale ha affidato all’ANSA il suo ricordo in merito al campagno di settore giovanile: “L’ho conosciuto appena arrivato a Milano, vivevamo insieme in convitto, sono passati alcuni anni ma non posso e non voglio dimenticare quel suo sorriso incredibile, quella sua gioia di vivere. (Sportface.it)

I genitori del ragazzo, attraverso ‘TeleNuova.tv’, hanno dichiarato che: “Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo”. La lettera potrebbe non essere direttamente collegata al suicidio, ma resta la problematica di un Paese (l’Italia, ndr) ancora oggi razzista e discriminatorio nei confronti di chi non è uguale alla massa: in questo caso, le persone di colore (IamNaples.it)

Si è tolto la vita nella sua casa, a Nocera Inferiore, nel Salernitano. Seid Visi, calciatore con un passato nelle giovanili del Milan, era stato adottato da piccolo da una coppia della cittadina in provincia di Salerno (Punto Agro News.it)

La lettera inoltre, letta durante i funerali, sarebbe di due anni fa. Quello più insidioso perché meno declamato, meno dichiarato o pubblicizzato ma non per questo meno devastante (Famiglia Cristiana)

Lo dice all’Ansa Walter Visin, padre adottivo dell’ex calciatore Seid, che a proposito della lettera scritta due anni fa dal giovane dice: “Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia Sono ore di profondo dolore a Nocera Inferiore a causa del suicidio del 20enne Seid Visin. (L'Occhio di Salerno)

È la triste storia di Seid Visin, giunto all’età di 7 anni nel nostro paese da Gondar, in Etiopia. Queste le parole di Seid, una vita ancora da vivere, un ragazzo pieno di speranze, adottato da una coppia di Nocera Inferiore (Focus on Africa)