«Ciao! Non ci vediamo da tempo», la truffa su WhatsApp che parte dal sud-est asiatico, dove il truffatore è anche vittima

Le tattiche di ingaggio utilizzate nelle truffe sono sempre più fantasiose, ma lo scopo è sempre lo stesso: sottrarre i risparmi di una vita. Ma questa volta il messaggio è un po' diverso dal solito: «Ciao! Non ci vediamo da molto tempo, non so se ti ricordi ancora di me, mi manchi davvero. Il mio account WhatsApp è stato sospeso e vorrei che aggiungessi il mio account Telegram. Puoi cliccare sul link Telegram qui sotto per contattarmi». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Le truffe che utilizzano le app di messaggistica istantanea non vanno mai in vacanza, e proprio in questi giorni c’è stata una vera e propria recrudescenza di messaggi civetta che servono per provare ad “ingaggiare” il malcapitato. (Webnews)

ma la verità è che le truffe sentimentali trovano sempre nuove vie per insinuarsi nelle vite delle persone. L’obbiettivo, in genere, è sottrarre ai malcapitati i risparmi di una vita. Quello che però forse non tutti sospettano è che in alcuni casi dietro ai messaggini dei truffatori si possa nascondere persino una tratta di schiavi. (Il Fatto Quotidiano)

Come funziona la truffa La truffa inizia con un semplice messaggio che può arrivare sia su WhatsApp che su Telegram. Una delle truffe più recenti e insidiose si sta diffondendo rapidamente in Italia, mettendo a rischio la sicurezza e i dati personali degli utenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sfruttando ancora una volta la scusa di essere dei nostri amici con account perso e/o sospeso, arrivano a chiederci di cliccare su un link malevolo, e il gioco e fatto. Come ormai sappiamo bene, i cyber-criminali ne inventano sempre di nuove per spingerci ad abbassare le difese e a cadere nei loro tranelli. (il Giornale)

Negli ultimi quattro anni, sono state molte le segnalazioni di chiamate truffaldine provenienti da paesi come Indonesia, Mali e Vietnam, riconoscibili dai prefissi +62, +223 e +84. (NextMe)