UniCredit e Banco BPM sotto i riflettori: il punto tecnico sui grafici
Torna sotto i riflettori il mercato italiano con Piazza Affari scossa dalla recente news relativa all’offerta pubblica di scambio da parte di UniCredit su Banco BPM. Questo potenziale deal segnerebbe un passo significativo nel consolidamento del settore bancario italiano, con ripercussioni importanti in termini strategici nella scacchiera del potere. Entrambi i gruppi hanno vissuto un 2024 che fino a questo momento ha goduto di performance particolarmente soddisfacenti in termini di rendimento dei titoli, dove sia Banco BPM che UniCredit registrano un +45% circa. (Finanzaonline)
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Poi esiste una legge, che non ho scritto io, che è la legge del golden power, e che il governo valuterà perché deve valutare, lo prevede la legge, niente di strano. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, torna a parlare del ruolo che può avere il governo nel valutare l’offerta pubblica di scambio promossa da Unicredit su Banco Bpm (La Stampa)
Passera "Da Unicredit operazioni con forte valenza industriale" 28 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Caro direttore, Se davvero Giuseppe Castagna, numero uno di Banco Bpm, è "un uomo di numeri", come dice la grande stampa, non può dare numeri a casaccio. La lettera di Gianluca Zappa (Start Magazine)
Non vogliamo ne' possiamo farlo: quota troppo alta in Italia (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Torino, 28 nov - Il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, esclude un intervento su Banco Bpm a seguito dell'Ops annunciata da Unicredit (Il Sole 24 ORE)
Secondo quanto riportato da Luca Davi per Il Sole24Ore, BancoBPM avrebbe respinto all'unanimità la proposta preliminare di OPS promossa da UniCredit, definita dai termini "inusuali". (SoldiOnline.it)
Lo scenario bancario italiano ha iniziato la settimana con un improvviso lancio di un Ops, per ora virtuale, da parte della seconda banca nostrana, Unicredit, sulla terza, Banco Bpm. L’ipotetica offerta di scambio di azioni che porterebbe alla fusione tra i due istituti presenta molteplici lacune, la più grave è quella che Orcel, Ceo di Unicredit, si è scordato di stabilire un contatto con il suo pari livello di Bpm, Castagna, per capire se ci fossero le condizioni per procedere ad un accordo che non fosse ostile, come chiaramente si è rivelato. (Liberoquotidiano.it)