Omicidio di Spezzano, dopo la confessione in tv Carbone fa scena muta in carcere.

Condotto in carcere dai carabinieri dopo aver confessato in diretta tv l'uccisione della mamma 80enne a Spezzano di Fiorano, Lorenzo Carbone non ha invece parlato di fronte al... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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L’incredibile confessione davanti alle telecamere ha chiuso lunedì a metà pomeriggio il caso di Loretta Levrini, l’80enne ritrovata strangolata domenica pomeriggio dalla figlia nell’appartamento di Spezzano di Fiorano (Modena) in cui viveva con il figlio Lorenzo Carbone, reo confesso. (Gazzetta di Reggio)

Ho poco tempo per decidere. Mi preme solo una cosa: che non danneggi l’indagine...", così la giornalista sul servizio mandato in onda ieri 23 settembre (Il Fatto Quotidiano)

ROMA – “Sono io, Lorenzo, quello che state cercando. Sono venuto direttamente qua. Non ce l’ho fatta, l’ho uccisa io”. È questa la confessione incredibile di Lorenzo Carbone, avvenuta oggi improvvisamente e di fronte alle telecamere di ‘Pomeriggio Cinque‘ – il programma condotto da Myrta Merlino in onda su Canale 5. (Dire)

Modena. La confessione in tivù; cosa ha detto Lorenzo, perché è stato mandato in onda

"Da giornalisti abbiamo fatto il nostro dovere raccogliendo la notizia in tempo reale, avvertendo le forze dell'ordine e consegnando il girato alle forze dell'ordine". Myrta Merlino, con un breve passaggio nella puntata di oggi di Pomeriggio Cinque, torna sulla decisione di trasmettere ieri l'intervista a Lorenzo Carbone, il 50enne ricercato dopo che la madre Loretta Levrini, con cui viveva, era stata trovata in casa priva di vita a Spezzano. (Adnkronos)

Sono stato io. Le telecamere lo hanno intercettato sotto casa. (Mantovauno.it)

Ha vagato tutta la notte, «non ho dormito, non mi sono nascosto», racconta al cronista, davanti al portone di casa, sembra un ragazzone spaurito, colpevole e perso, ne ha tutti i modi e anche la gestualità, invece Lorenzo Carbone ha cinquant’anni, è disoccupato, vive, viveva, con la madre 80enne che ha «la demenza senile e l’Alzheimer», spiega e non vorrebbe giustificarsi, soltanto, potesse mai essere possibile, avere un filo d’ingenua comprensione. (Avvenire)