Per Ottavia Piana corsa contro il tempo: il piano per portarla fuori dalla grotta in elicottero

Nella notte, la barella che trasporta Ottavia Piana si è dovuta fermare a lungo due volte per far riposare la speleologa. Due soste, di due ore ciascuna, per permetterle di recuperare. Anche per questo l’uscita dall’Abisso Bueno Fonteno, dove la ricercatrice è rimasta bloccata sabato, è prevista dagli esperti tra mercoledì sera e giovedì mattina: “Ci vogliono fra le 36 e le 48 ore”, l’ultimo aggi… (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Migliaia di foto, video, racconti in presa diretta dall’Abisso Bueno Fonteno. Eppure, nonostante l’enorme quantità di informazioni trasmesse all’esterno della grotta in cui per 75 ore si è lavorato al salvataggio della 32enne bresciana, resta impressionante sentir raccontare dai soccorritori che tipo di lavoro è stato fatto, in che condizioni, con quale sforzo. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Sicuramente il silenzio durante la vicenda che ha visto coinvolti i nostri ragazzi all’interno di Bueno Fonteno è sembrato un approccio distaccato, quasi di chi si sente sopra le parti, vi posso garantire che non è stato questo: abbiamo scelto di restare in silenzio perché sarebbe stato facile fare dichiarazioni, esprimere vicinanza e altre belle esternazioni, questo non avrebbe minimamente giovato alla risoluzione dell’incidente, considerando inoltre che parecchi di noi erano impegnati proprio nelle operazioni di soccorso. (Lo Scarpone)

— di Ilaria Coro (Policlinico di Milano)

«Provai a soccorrere Alfredino, farò un documentario sull’Abisso e su Ottavia»

Il populista punitivo freme dalla voglia di far sapere al mondo che lui sì, saprebbe come fare. Non questi quattro scappati di casa dei buonisti che sono ovunque – manco fosse l’invasione degli ultracorpi di Jack Finney – e che tutto perdonano a spese della collettività! Lui – il nostro populista punitivo – invece ha a cuore il bene comune e, anzi, ragionando davanti alla tastiera, il più delle volte regala un po’ del suo sapere via social. (Corriere della Sera)

Stefano Mancardi è uno dei 126 tecnici del soccorso alpino e speleologico che hanno contribuito a tirarla fuori dall’abisso dove era precipitata durante l’esplorazione di una nuova diramazione della grotta. (La Fedeltà)

Da cinquant’anni entra ed esce dalle grotte di tutto il mondo e ha guidato oltre settanta spedizioni di ricerca ed esplorazione. Appassionato di speleologia, nel Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico per 25 anni, il documentarista Tullio Bernabei è arrivato sul lago d’Iseo per raccontare in un docufilm le operazioni di soccorso nell’Abisso Bueno Fonteno (L'Eco di Bergamo)