Disastri sanitari e lacune sul suicidio di Ousmane Sylla
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Il suo corpo è arrivato a Conakry lo scorso aprile, come aveva chiesto, ma delle ore durante le quali Ousmane Sylla si è tolto la vita e delle successive rivolte dei compagni di cella non devono risultare tracce. Ors Italia srl, ente gestore del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Ponte Galeria, a Roma, si è rifiutato di fornire il «registro degli eventi critici relativo al periodo del suicidio di Sylla e ai giorni successivi alla rivolta, adducendo informazioni contraddittorie circa la sua esistenza e il presunto smarrimento», come si legge nel rapporto redatto dal Tavolo nazionale immigrazione e asilo (Tai). (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
E viene rispedita al mittente dal Viminale. Dopo aver visitato nell'aprile scorso quattro centri di permanenza per il (Secolo d'Italia)
L'attenzione mediatica si è spostata sulle inutilizzate strutture per richiedenti asilo realizzate in Albania, ma è anche entro i nostri confini che avvengono abusi davvero inaccettabili. Migranti maltrattati e sedati con psicofarmaci nei Centri di permanenza per i rimpatri: è questa la denuncia scioccante che emerge da un rapporto del Consiglio d'Europa sui centri di accoglienza per i migranti. (Tiscali Notizie)
Una visita - si legge - che si è concentrata sul trattamento e sulle condizioni di detenzione dei cittadini stranieri trattenuti in quattro centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) chiusi a Milano, Gradisca, Potenza e Roma (Liberoquotidiano.it)
ORTONA. Mentre sono attesi 114 migranti nella giornata di domani – di cui 24 rimarranno in Abruzzo – arriva la denuncia dell’organo antitortura del Consiglio d’Europa, secondo il quale nei centri di permanenza per i rimpatri in Italia i migranti sono maltrattati e sedati con psicofarmaci non prescritti. (Il Centro)
L'organo anti-tortura del Consiglio d'Europa, il Cpt, afferma di «aver riscontrato diversi casi di presunti maltrattamenti fisici e uso eccessivo della forza da parte di agenti di polizia». Il Consiglio d'Europa denuncia il trattamento dei migranti nei centri di permanenza per i rimpatri in Italia: dove sarebbero «maltrattati e sedati con psicofarmaci». (ilmessaggero.it)
Secondo il rapporto, i CPR presentano numerosi elementi negativi che compromettono la dignità e il benessere dei migranti trattenuti. Tra i problemi più gravi riscontrati figurano le pessime condizioni materiali, a causa delle strutture fatiscenti e degli ambienti inadeguati per la permanenza umana; l’assenza di un regime di attività, e quindi la mancanza di opportunità per i migranti di impegnarsi in attività significative durante la detenzione. (Stranieri in Italia)