Angelo Vassallo, una vita in trincea per legalità e ambiente. «Lo Stato siamo noi, i paesi fanno il Paese»
Si deve guardare al mare, che non è mai stato amico dell’uomo «tutt’al più complice della sua irrequietezza» scriveva Joseph Conrad per capire chi era Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica ucciso con 9 colpi di pistola il 5 settembre 2010. Amava il mare e la legalità. Più che in ufficio, era più facile incontrarlo al porto. Al quarto mandato, esponente Pd, una prima vita da pescatore (gestiva un’impresa ittica con il fratello), una seconda da politico ambientalista, aveva trasformato la sua Pollica, rendendola il piccolo gioiello turistico che è. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
Napoli — «Il colonnello Cagnazzo è stato protetto, poteva essere arrestato già 10 anni fa. Ma per la Procura non è stato facile indagare su un alto ufficiale dei carabinieri. Che fosse coinvolto, io lo sentivo». (La Repubblica)
Su richiesta della Procura di Salerno diretta da Giuseppe Borrelli è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere… Un alto ufficiale dei carabinieri arrestato con l’accusa di concorso nell’omicidio di un sindaco. (La Repubblica)
A 14 anni dall'uccisione del primo cittadino di Pollica Acciaroli, in provincia di Salerno, raggiunto da una raffica di colpi di pistola mentre tornava a casa in macchina il 5 settembre del 2010, un alto ufficiale dei carabinieri è stato arrestato con l'accusa di concorso in omicidio aggravato da premeditazione e metodo mafioso. (il Giornale)
Stampa San Goffredo (Salernonotizie.it)
“La nostra determinazione è stata ripagata dall’incontro con il procuratore Giuseppe Borrelli, che ha creduto in questo filone di indagine, portandoci finalmente alle prime svolte concrete in una vicenda drammatica che ha segnato la nostra famiglia e tutto il Cilento,” dichiarano Dario e Massimo Vassallo. (Italia2news)
La sera del 5 settembre 2010, quando Angelo Vassallo fu ucciso, il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, arrestato ieri con altre tre persone per omicidio aggravato in concorso (Vassallo, secondo l'accusa, aveva scoperto il traffico di droga da loro gestito e stava per denunciarli), aveva prenotato per cenare con diversi amici nel ristorante «Da Claudio» di Acciaroli. (Corriere della Sera)