Alluvione, il sindaco di Faenza: “In Italia urlare funziona. Ho annunciato disobbedienza istituzionale e subito mi hanno risposto”
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“In Italia urlare a volte può essere utile, viviamo in un paese dove talvolta alzare la voce funziona. La nostra città non ne poteva più. Il mio grido d’allarme, che aveva contenuti, diciamo, provocatori, alla fine ha dato i suoi frutti e ho ricevuto una prima risposta dalle istituzioni”. Sono le parole pronunciate a 24 Mattino (Radio24) dal sindaco di Faenza Massimo Isola che, esasperato dalle lungaggini amministrative negli interventi sul territorio e dai ritardi nei rimborsi ai suoi cittadini alluvionati, ha annunciato ‘disobbedienza istituzionale’ in una lettera scritta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Mentre diluviava e un pezzo di Romagna si allagava, mentre la destra attaccava a testa bassa la Regione a Roma e a livello locale, il segretario PD di Ravenna Alessandro Barattoni taceva, tenendo per sé l’indignazione (“ho preferito restare in contatto con i sindaci ed essere accanto a loro, che con sofferenza e impegno stavano cercando di fare il meglio per le loro comunità travolte dagli eventi” dice). (ravennanotizie.it)
Così il sindaco di Faenza Massimo Isola in una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella lamentando i ritardi cronici per realizzare quelle opere che metterebbero il territorio in sicurezza dai danni provocati dalle alluvioni. (Corriere della Sera)
La lettera: “Vogliamo tornare a vivere”“Ci rivolgiamo a Lei - si legge nella lettera - in qualità di rappresentanti dei Comitati degli Alluvionati della città di Faenza in un momento di grande difficoltà. (Corriere Romagna)
Impegnata ad aiutare amici (in particolare a Cotignola) e mantenere viva l’attenzione sull’alluvione e il lunghissimo (purtroppo) corso della ricostruzione attraverso foto sui social e soprattutto podcast, l’attrice faentina Maria Pia Timo ha le idee particolarmente chiare su cosa non serva assolutamente in questo momento: «La cosa che trovo davvero vergognosa - dice lei stessa - è il problema di quest’alluvione a livello nazionale venga percepito più come politico che come sociale e ambientale. (Settesere)
«Sedici mesi fa io e il mio compagno Massimiliano Biscaro siamo stati contattati da amici di Faenza che hanno chiesto il nostro aiuto in seguito alla prima alluvione – racconta Alice Prestipino –. Alcuni cittadini e alcuni commercianti hanno ascoltato la nostra richiesta di aiuto e hanno donato beni da portare in Emilia-Romagna. (La Provincia di Cremona e Crema)
Mattia Botteghi, metalmeccanico di Savignano sul Rubicone, è ormai di casa a Faenza: è ritornato nel centro romagnolo per aiutare nuovamente cittadini disperati e arrabbiati, alle prese con un’altra alluvione. (La Repubblica)