Capotreno accoltellato, il racconto di Rosario Ventura sull'aggressione e il pensiero sullo sciopero

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Migranti Morti sul lavoro

Era stato accoltellato durante il turno di lavoro, un avvenimento che ha sconvolto la categoria e portato a indire uno sciopero dei treni. Ora il capotreno Rosario Ventura sta meglio e ha raccontato la sua esperienza in un’intervista, dedicando anche un pensiero ai colleghi che si sono mobilitati per lui. L’intervista al capotreno accoltellato Le parole di Rosario Ventura L’aggressione al capotreno L’intervista al capotreno accoltellato Ora sta decisamente meglio, ma i momenti di terrori vissuti non se ne andranno via per un po’: “Mi è rimasta la paura, sì”. (Virgilio Notizie)

Su altri giornali

L'agitazione iniziata alle 9 di mattina durera' fino alle 17. (immagini di Zennaro) (Tiscali Notizie)

A cura di Gabriella Mazzeo Parla il capotreno accoltellato a Genova: “Grazie all’Italia che ha scioperato per me. Come sto? Ho paura” Il capotreno accoltellato a Genova ha ringraziato l’Italia dal letto di ospedale dove in questo momento si trova. (Fanpage.it)

«Un lavoro bello il suo, "economicamente sicuro", ma violato e deturpato dalla violenza che ci circonda, dal non rispetto per chi porta una divisa e comunque si sveglia presto e fa il proprio dovere. Oggi vedere quella foto di lui a terra, e' stato devastante per me e i miei bambini». (La Stampa)

Una penna conficcata nello zigomo, i denti saltati per un pugno: in Toscana 280 aggressioni ai ferrovieri nel 2024

Forti ritardi si registrano sui treni a lunga percorrenza, come il Ferecciarossa 9304 diretto a Torino, che a Milano registra 160 minuti di ritardo o l'Italo 9912, sempre diretto a Torino, che ne registra70. (Tiscali Notizie)

LaPresse (LAPRESSE)

C’era stata l’addetta alla sicurezza delle ferrovie ferita da un passeggero che gli aveva infilzato una penna nello zigomo, il collega di Firenze che quest’anno ha incassato un pugno sui denti da un pendolare deciso a superare i varchi senza biglietto, il collega preso a botte al binario di santa Maria Novella da un uomo che non voleva scendere dal treno. (La Repubblica Firenze.it)