"Noi mercenari dei servizi". La banda spiona di Gallo
«Una storia di onore e impiego verso le istituzioni». Così Carmine Gallo, indagato numero Uno dell'inchiesta sulla centrale milanese di hackeraggi e intercettazioni abusive, definisce il suo ruolo, prima come poliziotto e poi come capo di Equalize, l'azienda investita dall'inchiesta. Oggi, a sei giorni dall'arresto, Gallo - che si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico, e che la Procura vorrebbe mandare in carcere - dovrebbe essere interrogato per la prima volta, ma potrebbe scegliere di non rispondere fino a quando i pm non avranno fatto una «discovery» totale dell'immenso materiale accumulato nei due anni di inchiesta. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
«Temo per l'incolumità mia e della mia famiglia». Camponovo ha accennato al fatto che, già negli ultimi mesi, aveva capito quanto fosse «oscuro» il mondo nel quale collaborava con l'agenzia Equalize srl amministrata da Carmine Gallo e appartenente al presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali. (Corriere Milano)
Fra le persone spiate, invece, vi sarebbe un 77enne di Rovereto. (Trentino)
"E' la vita". Lo ha detto ai cronisti l'ex superpoliziotto Carmine Gallo, oggi ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui presunti dossieraggi illegali, dopo essersi avvalso della facolta' di non rispondere e aver fatto dichiarazioni spontanee nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Milano Fabrizio Filice. (Tiscali Notizie)