Giani sul caso Orlandi: “Dal Vaticano massima volontà di collaborare"

Vatican News "Confermo quanto detto, è stato il Vaticano attraverso me come Comandante della Gendarmeria a chiedere di incontrare il procuratore Capaldo per trattare esclusivamente la questione della estumulazione della tomba di De Pedis dalla Basilica di Sant'Apollinare... Da parte del Vaticano c’era la massima volontà di collaborare" affinché la tomba dell’esponente della Banda della Magliana fosse spostata in altro luogo. (Vatican News - Italiano)

La notizia riportata su altre testate

Il 20 dicembre 1982 fu il Parlamento italiano a certificare che l’attentato era un complotto internazionale ufficializzando la pista bulgara e dichiarando che il tentativo di uccidere papa Giovanni Paolo II era stato organizzato dai Paesi comunisti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Un documento che, secondo Pietro Orlandi, "non può che essere frutto di indagini". Una riguarda l'esistenza di una "ricostruzione storica" su Emanuela. (Fanpage.it)

Quest'oggi è stato ascoltato l'ex capo della Gendarmeria vaticana, Domenico Giani. Pietro Orlandi: «Mia sorella Emanuela usata da Wojtyla per fare la vittima» Emanuela Orlandi, l'ex fidanzato di Mirella Gregori interrogato: dal collegamento con Avon alla lite, cosa ha rivelato Quando sorse la questione della estumulazione della tomba di Renatino De Pedis dalla basilica di Sant'Apollinare, «mi chiesero di prendere contatti con il dottor Capaldo, chiaramente, la richiesta proveniva dalla segreteria di Stato e da mons. (leggo.it)

Il giallo di Emanuela Orlandi. “C’è un dossier in Vaticano. Lo cercavamo dal 2017”

Un mistero a cui nessuno è ancora riuscito a dare una risposta. Domenico Giani, ex comandante della Gendarmeria vaticana, è stato ascoltato davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, presieduta dal senatore Andrea De Priamo (FdI). (ilmattino.it)

Un nome che spesso ricorre in questa vicenda: dalla richiesta del passaporto falso per il trasferimento a Londra (che avvalorerebbe la pista inglese) alla sua presenza al momento del rapimento davanti al Senato (Il Fatto Quotidiano)

Ma nessuno in Vaticano ha voluto collaborare con noi”. Era il 22 giugno 1983 quando Emanuela faceva perdere le tracce di sé in Corso Rinascimento, territorio italiano, terminata la consueta lezione di musica nella scuola di Sant’Apollinare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)