Così i clan della camorra manovrano i ragazzini: armi, droga e potere come nei clan sudamericani

In ogni angolo del pianeta l’età media dei membri delle organizzazioni criminali si è abbassata, dalla fratellanza Bahala Na Gang filippina alla Mocro mafia nella regione del Rif, sino ai clan napoletani. Le mafie affiliano giovani e giovanissimi. Si entra a 13, 15 anni e si arriva ad avere un ruolo ai vertici presto, prestissimo a 17, 20 anni. E così, come presto si scalano i pioli della scala gerarchica, repentina è la caduta. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Non c’è solo il luogo del delitto, con una ventina di proiettili di diverso calibro disseminati lungo circa 200 metri di strada, a ricordarlo. (La Repubblica)

Come riporta Repubblica, il ragazza ha un passato di qualche assenza scolastica e segnali di disagio, era stato affidato a un’assistente sociale; tuttavia, grazie al sostegno dei genitori e della scuola, sembrava aver ritrovato stabilità. (Tecnica della Scuola)

Paola Brunese, presidente del Tribunale per i minorenni di Napoli, commenta quello che è accaduto l’altra notte in uno dei vicoli a ridosso del corso Umberto dove un quindicenne è stato ucciso da un proiettile che lo ha raggiunto alla schiena. (ilmattino.it)

“Erano una dozzina e ci hanno sparato. Ci siamo difesi e quel ragazzo è morto”

«Emanuele era un bravo ragazzo lo descrivono così tutte le persone che lo conoscevano nel quartiere e anche la sua ex professoressa - ha detto riferendosi alla docente che ha postato messaggi sui social- ora vogliamo che sia rispettato il nostro momento di dolore». (ilmattino.it)

L’ipotesi è quella di un regolamento di conti, di un agguato, di una drammatica “stesa” in uno scontro tra due bande di ragazzini. L’elemento nuovo, sul quale gli inquirenti stanno cercando … (Il Fatto Quotidiano)

“Questo ennesimo episodio, frutto di un regolamento di conti tra bande giovanili,” ha dichiarato la senatrice, “ci costringe a riflettere su una realtà che non possiamo più ignorare”. Aloiso (M5S): “Contro la violenza minorile e le baby gang è fondamentale avviare percorsi di educazione emotiva e di recupero” Di (Orizzonte Scuola)