Strage Paderno Dugnano, il pedagogista Novara: “Genitori amici dei figli, ragazzi non propensi ai no. La scuola fa poco”
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Si discute ancora della strage di Paderno Dugnano, il cui responsabile è uno studente diciassettenne, che ha ucciso padre, madre e fratellino dicendo di avere un forte malessere interiore. Dopo le parole dello psichiatra Paolo Crepet a dire la sua è stato il pedagogista Daniele Novara. Quest’ultimo pone l’accento anche sul lato educativo e sulla possibile fragilità dei genitori e della scuola. I ragazzi non sanno affrontare i no Ecco cosa ha detto: “Troppo spesso si cercano con i figli relazioni confidenziali, se non amichevoli, che non arginano di certo le istanze aggressive. (Tecnica della Scuola)
Su altri media
"Vivevo questo disagio, un'angoscia esistenziale, ma non pensavo di arrivare a uccidere, non mi so spiegare cosa mi sia scattato quella sera, purtroppo è successo". (Gazzetta di Parma)
È durato poco un’ora e mezza il secondo interrogatorio di Riccardo C., il 17enne accusato di aver sterminato la sua famiglia nella notte tra sabato e domenica a Paderno Dugnano. (La Stampa)
Si è tenuto martedì pomeriggio, nel Centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria di Milano, un nuovo interrogatorio di Riccardo C., il diciassettenne accusato di aver ucciso i genitori e il fratellino di 12 anni domenica a Paderno Dugnano (Corriere Milano)
– La confessione è durata circa mezz’ora, faccia a faccia con il cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, don Claudio Burgio. E, al termine dell’incontro, una frase che Riccardo C., il 17enne che ha ucciso il fratellino e i genitori a Paderno Dugnano, ha rivolto al sacerdote: "Tu sei quello di ’non esistono ragazzi cattivi’", riferendosi al titolo del libro in cui don Burgio racconta la sua esperienza da educatore, fondatore delle comunità Kayròs, al fianco di minori in difficoltà. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Si è tenuto oggi l'interrogatorio del 17enne responsabile dell'omicidio di madre, padre e fratellino di 12 anni, avvenuto tra la notte del 31 agosto e quella del primo settembre nella casa di famiglia a Paderno Dugnano (Il Sole 24 ORE)
Milano – "Il suo dolore adesso non è legato alle conseguenze per lui, ma per le vite dei familiari che non ci sono più". dopo aver assassinato i genitori e il fratellino di 12 anni. (IL GIORNO)