Centrosinistra, quella che manca è un’invasione di «Campo»

Il Campo largo sembra scomparso, dopo il testa coda sulle nomine Rai, soprattutto dopo i silenzi sull’escalation militare in corso in Libano. Bene le alleanze elettorali per Emilia e Umbria, male, in Liguria, il velenoso cavallo di Troia renziano. I partiti appaiono concentrati sugli equilibri interni, mentre risulta assente l’avvio di un progetto comune, di mobilitazione, che sia in grado di far crescere una proposta di alternativa. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Da un’ora ormai rimbalzano di divanetto in divanetto, dal Transatlantico alla buvette, le ultime dichiarazioni di Giuseppe Conte: «Il campo largo non esiste più», nemmeno in Umbria e in Emilia-Romagna al voto a novembre, là dove accordi erano stati fatti t… (La Stampa)

«Piuttosto lavoriamo a testa bassa sulle regionali», è l’invito ai suoi della leader del Partito democratico.Non che Elly Schlein non si renda conto del gioco dell’ex premier, ma non vuole assecondarlo. (Corriere della Sera)

Matteo Renzi salutò così, qualche mese fa, l’elezione della 5stelle Alessandra Todde a presidente della Regione Sardegna (lui aveva schierato ItaliaViva a favore di Renato Soru): «Il M5s è il partito della decrescita e dei sussidi. (Italia Oggi)

Va giù duro Domenico Francesco Richichi, componente della direzione regionale del Partito Democratico della Calabria, il quale in una lettera al leader Elly Schlein chiede un cambio di passo, fa delle domande ai vertici dei Dem. (StrettoWeb)

In particolare per il Pd, il partito che più ha da perde… «Bisogna scavallare le regionali, nessuna polemica». (la Repubblica)

Ieri sera, infatti, dopo una serie di silenzi tesi e stoccate e con il clima pentastellato reso incandescente dall’imminente avvio dell’Assemblea costituente, Giuseppe Conte ha fatto esplodere la bomba, dichiarando «finito il campo largo». (quotidianodipuglia.it)