Beirut, 'espandendo i raid Israele rifiuta la tregua'
Il premier libanese Najib Mikati ha criticato oggi "l'espansione" degli attacchi di Israele contro il suo Paese, affermando che essi indicano un rifiuto degli sforzi per una tregua. "La rinnovata espansione della portata dell'aggressione del nemico israeliano alle regioni libanesi, le sue ripetute minacce di evacuare intere città e villaggi, e il suo rinnovato attacco dei sobborghi meridionali di Beirut sono tutti indicatori che confermano il rifiuto del nemico israeliano di tutti gli sforzi compiuti per assicurare un cessate il fuoco", ha detto Mikati dopo i raid a sud di Beirut, primo attacco di questo tipo dopo una settimana. (Corriere Delle Alpi)
Su altre fonti
Le difese aeree, già tenute nella massima mobilitazione, sono state rafforzate nelle ultime settimane da una batteria anti-missilistica statunitense Thaad, che ha preso posizione nel Negev e che adesso è ritenuta "completamente operativa" essendo in grado di ‘dialogare’ con i sistemi di difesa locali ‘Arrow’. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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Lo scrivono i media iraniani. «La recente azione del regime sionista, che ha attaccato parti del nostro Paese, è stata un atto disperato e la Repubblica islamica dell’Iran risponderà in modo brutale che farà pentire Israele», ha affermato Mohammad Mohammadi Golpayegani, capo dell’ufficio della Guida suprema iraniana, Ayatollah Ali Khamenei, secondo l’agenzia di stampa Tasnim. (Gazzetta del Sud)
È come e quando se la facciano. Dalla Guida Suprema in giù hanno detto l’opposto. (La Stampa)
L'ayatollah Ali Khamenei ha già dato ordine, lunedì scorso, al Consiglio per la sicurezza nazionale iraniano di prepararsi ad attaccare lo Stato ebraico, secondo quanto riporta il New York Times citando fonti iraniane. (la Repubblica)
Israele si prepara a fronteggiare un possibile nuovo attacco da parte dell'Iran, pronto a rispondere al raid condotto dallo Stato ebraico sabato scorso sulla Repubblica islamica. (Today.it)