Adnkronos Q&A, la velocità dell’intelligenza artificiale cambia il mondo del lavoro
Adnkronos Q&A, la velocità dell’intelligenza artificiale cambia il mondo del lavoro 19 novembre 2024 'Trasformazione digitale, dentro l'AI'. Questo il titolo del nuovo appuntamento Adnkronos Q&A, svoltosi a Palazzo dell’Informazione a Roma. Tra i temi cardine dell’evento le nuove tendenze del tech, i passi in avanti e i nuovi dubbi che nascono con le applicazioni sempre più marcate dell’intelligenza artificiale. (Il Sole 24 ORE)
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Quando si parla di AI si parla di una sfida sempre più impegnativa e sempre più “in itinere”, poiché il futuro è già presente e non accenna a fermarsi. Le rivoluzionarie innovazioni tecnologiche e digitali, il futuro con le sue promesse ma anche le sue incognite, la speranza e la paura che nascono con lo sviluppo sempre più veloce dell’intelligenza artificiale. (Secolo d'Italia)
Nell'ambito della formazione siamo chiamati a innovare i nostri modelli di business, pertanto stiamo applicando l’AI in una serie di processi di erogazione della nostra formazione. Inoltre, dobbiamo essere in grado di formare nuove competenze che sono la base di ciò che sarà la trasformazione e l’applicazione digitale in tutti i processi produttivi”. (Adnkronos)
“Nei settori legati alla creazione dei contenuti l’Ai sarà di grande aiuto nell’automazione di compiti ripetitivi. Non ci aspettiamo un grande contributo di creatività, ma con le giuste istruzione, l’intelligenza artificiale aiuterà moltissimo nella creazione di contenuti accattivanti ”. (Il Sole 24 ORE)
Adnkronos Q&A: trasformazione digitale, opportunità e rischi legati all'AI 19 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
“L'intelligenza artificiale è soltanto una delle tecnologie che in questo momento si sta evolvendo sempre più rapidamente, con una crescita esponenziale. Le sfide sono legate alla velocità: le aziende devono essere capaci di riuscire ad intercettare questo cambiamento dotandosi delle giuste risorse dal punto di vista economico per poter investire nell'infrastruttura”. (Il Sole 24 ORE)
Permangono paure sulla possibilità di perdere il lavoro e anche la convinzione che occorra introdurre norme e limiti. I fruitori dell’informazione digitale percepiscono l’intelligenza artificiale come un fattore ormai consistente nella propria quotidianità ma sentono di non essere ancora adeguatamente preparati al suo impiego. (L'HuffPost)