Il ricordo dei caduti, striscioni e bandiere: scende in piazza la Brescia antifascista
Circa 4mila persone hanno partecipato a Brescia alla manifestazione antifascista indetta dopo il corteo delle sigle di estrema destra sfilato una settimana fa per le vie del centro città. Una manifestazione, quella avvenuta non molto lontano da palazzo Loggia, che arriva a pochi giorni dall'imbrattamento dei muri con svastiche in alcune vie di Brescia Negli interventi, tra cui quelli della sindaca Laura Castelletti e del presidente della Casa della Memoria, Manlio Milani, é stata ripetuta l'importanza di una risposta corale e democratica a chi vuole instillare semi di divisione e di odio. (TGR Lombardia)
Ne parlano anche altri giornali
Dopo la discussa manifestazione a due passi dalla stazione di Bologna avevano promesso che avrebbero replicato in altre città, e così è stato. Ieri sera cinquecento neofascisti hanno sfilato in centro sotto lo slogan “Difendi Brescia”, contro il degrado e la criminalità. (La Repubblica)
La svastica è stata disegnata con una vernice verde sul pavimento a pochi metri dal monumento ai caduti nei campi di sterminio... Di nuovo svastiche, questa volta in provincia, a Cortine di Nave. (Virgilio)
A essere imbrattati con simboli nazisti sono il muro del liceo Veronica Gambara, il basamento della statua 'Bella Italia' in piazza Loggia - a pochi passi da dove il 28 maggio 1974 esplose la bomba che uccise 8 persone e ne ferì 102 - e una fontana del centro storico. (Sky Tg24 )
Quattromila. Una marea multiforme di visi e berrette e sciarpe che scaldano la piazza simbolo di Brescia più delle centinaia di lampadine natalizie ciondolanti dalle facciate dei palazzi. (Corriere della Sera)
E’ stata organizzata e si è tenuta una manifestazione in risposta agli inquietanti episodi degli ultimi giorni, tra cui il corteo minaccioso di una settimana fa e il vergognoso sfregio di diversi monumenti cittadini imbrattati con la svastica, simbolo di un passato nazista di violenza e intolleranza. (QuiBrescia.it)
– “Un consigliere comunale che non si riconosce nei principi cardine della costituzione e della democrazia non può sedere ai banchi del consiglio comunale a rappresentare i cittadini. Chiediamo quindi che tutte le forze di minoranza prendano chiaramente le distanze dalle posizioni del consigliere Andreoli e ne chiedano insieme a noi le dimissioni”. (IL GIORNO)