Sanità pubblica al collasso: l’anno scorso quasi 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure

La spesa privata In un anno è aumentata del 10,3% la spesa privata degli italiani, cioè i soldi che ognuno spende per le prestazioni sanitarie di cui ha bisogno e che, per tempi lunghi e indisponibilità, non trova più nella sanità pubblica. Chi non se lo può permettere, quindi chi è in maggiori difficoltà economiche, e chi ne ha più bisogno, spesso anziani e fragili, arriva a rinunciare alle cure. L’anno scorso, in base ai dati Istat, l’aumento della spesa sanitaria totale, che è stato di 4.286 milioni di euro, è stato sostenuto esclusivamente dalle famiglie come spesa diretta o attraverso fondi sanitari e assicurazioni. (Vanity Fair Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Sanità pubblica sempre più in crisi. Un divario della spesa sanitaria pubblica pro capite di 889 euro rispetto alla media dei paesi Ocse membri dell’Ue, con un gap complessivo che sfiora i 52,4 miliardi; la crisi motivazionale del personale che abbandona il Ssn. (LA NOTIZIA)

Nella disastrosa fotografia della sanità nazionale che emerge dal rapporto annuale della Fondazione Gimbe, presentato ieri a Roma, c’è spazio anche per il Piemonte. Con alcuni dati che fanno riflettere. (La Repubblica)

Nella speranza di fare cosa utile, Lettere Meridiane propone ad amici e lettori una lettura ragionata del rapporto, un dossier che enuclea i dati che ci riguardano più da vicino: quelli relativi alla Regione Puglia. (StatoQuotidiano.it)

Tecla Boccardo: “La sanità molisana è a forte rischio, serve una riforma strutturale immediata”

Nel 2023 gli italiani costretti a rinunciare alle cure sono stati 4,5 milioni, di questi circa 2,5 milioni lo hanno fatto per motivi economici.Un dato che va di pari passo con i tempi interminabili di attesa per visite ed esami diagnostici, così come emerso dal nostro recente report "La salute non può attendere", realizzato con Fondazione Isscon e CGIL, che rivela liste di attesa lunghissime persino nelle regioni più virtuose, con attese fino a 677 giorni per una visita oculistica in Lombardia. (LA STAMPA Finanza)

“Il rapporto diffuso dalla Fondazione sull’andamento del sistema sanitario nazionale conferma tutte le preoccupazioni di chi denuncia da anni le inefficienze della nostra regione, a partire dalle responsabilità politiche. (anteprima24.it)

"Il ridotto finanziamento previsto nella legge di Bilancio, accompagnato ai tagli del Piano di rientro, ci preoccupa fortemente per la garanzia di un sistema sanitario a tutela della salute dei molisani," ha dichiarato Boccardo. (Primonumero)