La spesa sanitaria è un carrozzone ormai vuoto? I progetti sono inutili e costosi

In questi giorni si svolgono a Milano le elezioni del nuovo Consiglio dell’Ordine dei Medici a cui sono iscritto dal 1981. Per la seconda volta mi sono recato alle urne per votare un collega ospedaliero che conosco da lungo tempo. Poche persone. Molte legate all’attuale Consiglio che è in essere da lungo tempo. Molti i medici di base che devono difendere la categoria. Quanti veramente interessati a difendere la medicina pubblica e non gli interessi di categoria? Difficile risposta. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

LE DICHIARAZIONI – Lorenzo Casini, Presidente della Lega Serie A, si è pronunciato poco prima dell’inizio dell’assemblea FIGC per discutere della modifica dello Statuto della Federazione Italiana Giuoco Calcio. (Inter-News)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Spesso per distrazione ce ne dimentichiamo, soprattutto ora che siamo tornati alla normalità, riuscendo a rimuovere la grande paura che ci aveva annichilito durante la pandemia. Ma oggi siamo nuovamente a fare i conti con il futuro del Servizio sanitario pubblico afflitto dagli stessi identici problemi del passato, che vengono da 15 anni di continui tagli alle risorse: la cronica e progressiva carenza di personale, in particolare infermieristico, che vive una stagione di demotivazione e disaffezione per la sanità pubblica senza precedenti; la coperta giudicata dai medici più corta di quanto sperato – nell’immediato e fino almeno al 2026 – rispetto alle risorse messe a disposizione dalla manovra del governo, tanto da far annunciare uno sciopero per il prossimo 20 novembre; la preoccupazione delle Regioni che non vorrebbero trovarsi a fare scelte, sicuramente non popolari, sui servizi ai quali destinare più o meno fondi. (LA NAZIONE)

«Il disegno di legge sulla manovra 2025 – ha dichiarato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – è molto lontano dalle necessità della sanità pubblica: le risorse stanziate non bastano a risollevare un Servizio sanitario nazionale (Ssn) in grave affanno, sono ampiamente insufficienti per finanziare tutte le misure previste dalla manovra e mancano all’appello priorità rilevanti per la tenuta della sanità pubblica». (Sanità24)

Se leggiamo bene i dati della prossima manovra economica l’incremento nominale previsto sul fondo sanitario non copre neanche il tasso di inflazione. “Nulla sarà come prima” era la frase ricorrente durante il Covid, ma purtroppo le cose vanno diversamente. (Il Riformista)

I critici confrontano l’aumento assoluto delle risorse destinate dalla manovra alla sanità con l’inflazione e con il Pil per sostenerne l'insufficienza. Ma bisogna considerare anche altri aspetti. Il Canto Libero di Sacconi pubblicato su QN Perché critico chi critica le risorse stanziate per la sanità (Start Magazine)