Il Patriarca spiazza Erdogan e chiede la par condicio, Santa Sofia sia metà moschea e metà chiesa
Una proposta ufficiale, serissima, contenuta in un comunicato ufficiale, che al momento però non ha avuto alcuna replica formale da parte di Ankara.
Senza considerare che Santa Sofia è un simbolo indiscusso per milioni di cristiani ortodossi nel mondo.
Alla vigilia della cerimonia ufficiale (e in pompa magna) che prevede la riconversione in moschea della basilica bizantina di Santa Sofia a Istanbul – museo dal 1935 per volere di Ataturk – il patriarca di Belgrado, Irenei, spariglia le carte e chiede ad Erdogan la par condicio. (Il Messaggero)
Ne parlano anche altri media
A confermare l'invito al Papa è stato Ibrahim Kalin, portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, all'emittente televisiva Cnn Turk. La decisione del presidente è arrivata dopo che il Consiglio di stato turco ha annullato lo status museale del complesso. (Il Messaggero)
Lo ha dichiarato Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, all’emittente televisiva “Cnn Turk”. (La Voce del Patriota)
Erdogan ha concluso il suo discorso affermando che “la rinascita di Santa Sofia come moschea inaugura la fase di liberazione della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme. In un discorso alla nazione, Erdogan ha anche detto che la tassa di ingresso sarà revocata e Santa Sofia resterà aperta a turisti stranieri e locali. (Il Faro Online)
Sin da stasera, inoltre, l'area verrà sanificata e sarà in gran parte chiusa al traffico e blindata con rigide misure di sicurezza. Gli ortodossi: «La riconversione inasprisce lo scontro tra le religioni» - «Sua Santità Bartolomeo (patriarca ecumenico di Costantinopoli, ndr) deplora l'inasprimento delle divisioni nel mondo tra le religioni, che la decisione su Santa Sofia sembra inevitabilmente e sfortunatamente provocare». (Ticinonline)