Petrolio a picco sui mercati, una bella brutta notizia
Prezzo del petrolio in caduta libera sui mercati internazionale. Mentre scriviamo, un barile di Brent costa intorno a 71,50 dollari, giù di quasi il 5,50% rispetto alla chiusura di venerdì scorso. La quotazione è scesa ai livelli più bassi da un mese. Il tracollo è stato provocato dall’allentamento delle tensioni in Medio Oriente. Gli attacchi di Israele contro “obiettivi militari” in Iran sono stati percepiti come “mirati” e la stessa Repubblica Islamica ha voluto sgonfiare l’accaduto. (InvestireOggi.it)
Ne parlano anche altre fonti
– Si accentuano i ribassi dei prezzi del petrolio, che si sono innescati in avvio di settimana dopo che la rappresaglia lanciata da Israele contro l’Iran ha preso di mira obiettivi militari, evitando di colpire installazioni relative alle forniture di oro nero. (Agenzia askanews)
Di fronte a questa notizia, i prezzi del petrolio sono crollati, registrando un calo fino al 5,5%, dopo di che è iniziato un rimbalzo tecnico sui prezzi del greggio. (XTB)
Nessuna inversione di tendenza dopo il crollo della vigilia per le quotazioni del petrolio sull'onda della mancata escalation dei bombardamenti israeliani che non hanno riguardato gli impianti iraniani. (Tuttosport)
Fin dalle prime battute in Asia è partita una rafffica di vendite, che si è ingrossata provocando ribassi superiori al 6% sia per il Brent - sceso a 71 dollari al barile - che per il Wti, che ha ripiegato intorno a 67 dollari. (Il Sole 24 ORE)
Senza slanci il petrolio che si porta poco sopra i livelli precedenti, evidenziando un andamento analogo al derivato sul metallo giallo, che mostra un incremento modesto. L'oro nero ha aperto a 67,71, in crescita dello 0,49%, mentre il future sull'oro registra una risalita dello 0,37% a 2.752,5. (LA STAMPA Finanza)
Il petrolio è stabile, con il Brent a quota 71,6 dollari al barile e il WTI a 67,6 dollari al barile, dopo il crollo di ieri del 5% in scia alla serie di attacchi aerei di Israele contro l'Iran nel fine settimana, attuando la tanto attesa rappresaglia per l'ultimo attacco missilistico di Teheran. (LA STAMPA Finanza)