Terremoto Beko, Casoli: «Basta cercare alibi, voglio fare la guerra». Il tempo dei grandi e pochi è finito
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Visionario, illuminista, irrefrenabile. In sintesi: Francesco Casoli. Il leader delle cappe aspiranti, tecnologia&design, sull’ennesima vertenza occupazionale che travolge le Marche, i turchi di Beko, ex Whirpool, a sua volta ex Indesit, che prennunciano centinaia di tagli, va di effetti speciali: «Voglio fare la guerra». Non le pare di esagerare? Il mondo è già abbastanza dilaniato dai conflitti. «Non mi arrendo, voglio combattere». (corriereadriatico.it)
La notizia riportata su altri giornali
Si calcolano danni molto più ingenti apportati in maniera indiretta dall’indotto. Saranno 1.935, in totale, i lavoratori che resteranno a casa dopo la chiusura degli stabilimenti. (il Resto del Carlino)
“Io ci proverò in tutte le maniere, non mollo, come ho sentito gridare da voi. Quello che è in mio potere lo farò, anche se purtroppo non è facile nè scontato”. Di Redazione | 21 Novembre 2024 alle 11:05 (RadioSienaTv)
“Dobbiamo lottare tutti insieme perché questo sito va reindustrializzato, non si può chiudere e buttare via la chiave. Così il sndaco di Siena, Nicoletta Fabio, durante la manifestazione dei lavoratori dello stabilimento senese di Beko Europe che si è svolta questa mattina, giovedì 21 novembre, per le strade del centro storico, con un passaggio anche di fronte a Palazzo Pubblico, sede del Comune di Siena. (SIENA FREE)
Beko, il sindaco di Comunanza andrà dritto dal presidente del Consiglio dei ministri: «Dobbiamo sapere qual è il destino dell’area montana» Ore 21:30 ... (Cronache Fermane)
Dopo l’annuncio di Beko Europe, nell’incontro del 20 novembre presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di voler procedere a chiudere due linee produttive del comparto freddo dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno, il Presidente della Provincia Marco Magrini ha ritenuto necessario attivare un immediato confronto con l’Assessore Regionale Simona Tironi, i Capigruppo regionali e provinciali ed i rappresentanti politici del territorio. (varesenews.it)
Stanche ma non arrese. Con addosso i segni del tempo che passa e nello sguardo la preoccupazione, perché è difficile immaginare un futuro nel mondo del lavoro se hai cinquant’anni e da almeno venticinque fai l’operaio. (la Repubblica)