Banca d'Italia, nel II semestre 2023 in calo rischiesta di finanziamenti da parte di imprese e famiglie

Nel secondo semestre del 2023 è proseguita la contrazione della domanda di credito delle imprese per tutte le aree del Paese ad eccezione del Centro, in cui le richieste di finanziamenti sono tornate a crescere moderatamente. Sulla riduzione della domanda al Nord e nel Mezzogiorno hanno inciso, oltre che l'indebolimento della congiuntura e i più elevati tassi di interesse praticati dalle banche, il maggior ricorso all'autofinanziamento e le minori esigenze per la ristrutturazione delle posizioni debitorie pregresse. (LA STAMPA Finanza)

Su altri media

Sicilia e Credito alle Famiglie: nel 2023 Tengono i Prestiti Finalizzati, ma Calano Cessione del V e Mutui. Aumento Rischiosità della Clientela Solo 15 banche hanno però sede amministrativa nella regione (meno della metà rispetto a dieci anni prima e una in meno rispetto al 2022). (PLTV)

L’ultimo rapporto di CRIF ha evidenziato una riduzione del credito concesso alle imprese italiane e un aumento del rischio di default. Questa situazione rappresenta un ulteriore sfida significativa per il settore imprenditoriale del nostro Paese in un contesto di generale incertezza e instabilità. (Creditnews.it)

Secondo la pubblicazione «Economie regionali» si sta confermando la difficile situazione del comparto in tutte le aree del paese (Nord, Sud e Centro) vista nel 2023 e prosegue nel semestre 2024 in attesa di nuove e più decise mosse da parte della Bce a settembre e in autunno che potrebbero ridare ossige… MILANO. (La Stampa)

Mutui, con i tassi giù segnali di ripresa

I primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una progressiva crescita della domanda dei mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane. Entrando nel dettaglio, nel I semestre 2024, le richieste dei mutui segnano un +3,4% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, valore che continua a essere influenzato dal fenomeno delle surroghe (+6,4% nel I trimestre 2024 vs I trimestre 2023). (Italia Oggi)

“Secondo le indicazioni delle banche partecipanti alla rilevazione, per i mutui alle famiglie destinati all’acquisto di abitazioni erogati nel 2023 il rapporto tra l’ammontare del finanziamento e il valore dell’immobile posto a garanzia al momento della concessione (loan-to-value at origination, LTV-O) è sceso al di sotto del 70 per cento (oltre 2 punti percentuali in meno rispetto all’anno precedente). (GEA)

L'affiorare di migliori condizioni negli ultimi mesi ha innescato i primi segnali di ripartenza della domanda. La Bce ha messo nero su bianco un solo taglio dei tassi, quello andato in scena a giugno, ma la corsa verso il basso dei tassi praticati per i mutui già ingloba l'attesa di altre mosse nella stessa direzione. (il Giornale)