Madre Filippo Mosca, dopo Forti governo pensi ad altri

"Quando ieri ho appreso la notizia della risoluzione del caso di Chico Forti, con il suo rientro in Italia, mi si è aperto il cuore e ho avvertito un senso di felicità. Ritengo che l'Italia, che è un grande Paese, debba anche pensare ai tanti connazionali rinchiusi nelle carceri di altre nazioni e detenuti in condizioni difficili e spesso disumane, come sta capitando a mio figlio Filippo". Lo dice Ornella Matraxia, madre di Filippo Mosca, il giovane ventinovenne di Caltanissetta, recluso da circa nove mesi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, dopo una condanna in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, commentando con l'ANSA il trasferimento di Chico Forti dagli Stati Uniti in un carcere italiano per finire di scontare la sua pena. (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altri giornali

I miei uffici lavoreranno per ottemperare, nel più breve tempo possibile, a tutti i passaggi tecnici necessari di competenza del Ministero della Giustizia e di cui avevo parlato con l’Attorney general, M. (La Nuova Sardegna)

MIAMI (Stati Uniti d'America). Il politico e imprenditore italiano, deputato per Fratelli d'Italia, Andrea Di Giuseppe è residente a Miami e ha seguito la vicenda di Chico Forti: "E' stata una telefonata molto emozionante. (il Dolomiti)

York Joe Tacopina è noto per i casi d’alto profilo che ha seguito: Joran van der Sloot e Natalee Holloway, Amanda Knox, Trump contro E. Jean Carroll tra gli altri. È l’avvocato di Chico Forti e sarà con lui in tribunale federale nelle prossime settimane per il trasferimento all’Italia. (Corriere della Sera)

Di certo non si aspettava la notizia del suo trasferimento, Chico Forti, quando venerdì ha ricevuto la chiamata della premier Giorgia Meloni. A prescindere da come andrà a finire». (Corriere del Trentino)

Ha vissuto questi 25 anni da incubo - rinchiuso nel carcere Dade Correctional Institution di Florida City, condannato all’ergastolo per omicidio (reato per il quale si è sempre dichiarato innocente)-, ma sempre guardando avanti e con il sorriso. (Liberoquotidiano.it)