Battaglia in Libano, uccisi otto soldati israeliani

Tra morti e feriti più di dieci soldati israeliani sono caduti vittime della tela del ragno, per anni tessuta nel sud del Libano da Hezbollah per resistere all’invasione di terra israeliana, la prima dopo 18 anni e dopo un’occupazione militare durata 22 anni fino al 2000. Hezbollah prova a rialzare la testa dopo l’impressionante serie di sconfitte subite in appena due settimane. E lo fa sfidando il nemico in casa, attirandolo sul terreno prediletto e originario del partito armato: la guerriglia mordi-e-fuggi da botole collegate a tunnel sotterranei, agguati nella boscaglia e tra le macerie delle case civili sistematicamente rase al suolo dall’artiglieria e dall’aviazione di Israele (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altre testate

Una grossa voragine sul lato sinistro della strada, macchine capovolte e carbonizzate, edifici distrutti. A poca distanza un gabbiotto di cemento che dovrebbe essere un checkpoint ma è vuoto. Da dietro un albero a bordo strada spunta la mano di un militare che fa segno di proseguire. (il manifesto)

A suo dire, l'invasione di terra del Libano è molto rischiosa per Israele. (Fanpage.it)

YIFTAH (confine libanese) — «Hezbollah non è Hamas e il sud del Libano non è Gaza», vanno ripetendo i soldati lungo la via deserta che conduce alla frontiera. È un momento nero per l’esercito israeliano, costretto a comunicare di aver perso, in ventiquattr’ore, otto militari poco più … (la Repubblica)

Corrotto, spaccato e quasi fallito: il Libano sull’orlo della catastrofe

Israele è pronta all'attacco via terra in Libano. L'obiettivo principale delle forze delle Forze di difesa israeliane è quello di neutralizzare la vasta rete di tunnel sotterranei di Hezbollah, un labirinto che si estende per centinaia di chilometri lungo il confine e, a detta degli alti ranghi israeliani, rappresenta una minaccia strategica per lo Stato ebraico. (WIRED Italia)

In tal senso, la strategia di Israele sembrerebbe aver dato i suoi frutti: il disarticolamento sul piano politico e militare del cosiddetto ‘Asse della Resistenza’ ha infatti spinto l’Iran a gettare via la maschera e ad affrontare direttamente l’odiato nemico, a volto scoperto e senza la possibilità di affidarsi ai vari gruppi terroristi locali, ormai ridotti ai minimi termini. (Nicola Porro)

“Fermare la forza Radwan, i commandos di Hezbollah. È questa secondo l’Idf la ragione dell’attacco di terra nel Libano meridionale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)