Blob - Apocalittismo, luce meridiana e creatività dell'acqua: ecco il Giuli pensiero

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la Repubblica INTERNO

Ministro della cultura da sole poche settimane, Alessandro Giuli non perde l'occasione per finire nel ciclone mediatico. Le sue linee programmatiche vengono definite "supercazzole" dall'opposizione. A Francoforte esalta il "pensiero solare". Sotto pressione dal suo stesso partito accetta le dimissioni del suo nuovo capo di gabinetto. Tra parole, movenze e gesti ormai virali nasce il (poco comprensibile) Giuli pensiero. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Il professor Franco Cardini, storico di destra ed ex iscritto al Msi, fa a pezzi il nuovo responsabile della Cultura (Open)

Il primo è diventato famoso per espressioni come “panconsumista erotico a immaginario ipersessualizzato”, oppure “il turbocapitalismo globocratico genera lo sradicato come profilo antropologico” e altri scioglilingua idioti, il secondo con costruzioni sintattiche ardite come “la quarta rivoluzione epocale della storia delineante un’ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale” e “dobbiamo riaffermare la centralità del pensiero solare della battaglia delle idee che si discioglie nella luce meridiana dello spirito mediterraneo” che ormai tutti usiamo correntemente. (Lercio)

Il ministro della Cultura Alessandro Giuli torna a parlare dopo la bufera che lo ha travolto, a partire dalle dimissioni del suo capo di gabinetto Francesco Spano, fresco di nomina. “Un ministro deve avere dei margini riconoscibili di indipendenza, soprattutto nella misura in cui, io sono ministro anche per Saviano, per Scurati, si fa espressione di un governo il cui partito principale ha il 30%, in quel 30% deve esserci lo spazio per una destra progressiva, non reazionaria, e che non guarda al passato. (LAPRESSE)

Cultura: Giuli, 'ministro ha margini indipendenza ma deve esserci spazio per destra progressiva'

Tutte le forme di autoritarismo populista sono nate da una preventiva bonifica culturale. «Noi siamo contro i concettualismi verbosi, contro gli intellettualismi molli e snervanti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

«Il mio linguaggio è anche la dimostrazione di come non sono in cerca di consensi politici, mi percepisco come una persona che proviene dal mondo della cultura e che si è messa al servizio; se cercassi clientele politiche di basso profilo mi costringerei a usare un altro registro ma non mi interessa». (Open)

"Anche un ministro deve avere dei margini riconoscibili di indipendenza, soprattutto nella misura in cui esprime, seppure nelle vesti istituzionali, tutti gli intellettuali -che lo vogliano o no anche Scurati o Saviano- ma nella misura in cui si fa espressione di un governo il cui partito di maggioranza ha il 30% deve esserci spazio per una destra progressiva, non reazionaria, allergica a qualsiasi lacerto di nostalgia, perché in quel 30%, per fortuna dico io, c’è una maggioranza che deve riconoscersi nella Costituzione, ed è la linea invalicabile. (Civonline)