Omicidio Sharon Verzeni, vestiti e oggetti di Moussa Sangare inviati al Ris di Parma: cosa si sta cercando

Accertamenti irripetibili. Il Ris di Parma analizzerà vestiti, braccialetti e tutto i contenuto nella borsa buttata da Moussa Sangare nel fiume Adda dopo l’omicidio di Sharon Verzeni. Tra i reperti anche il coltello considerato l’arma del delitto. La borsa di Moussa Sangare Le analisi dei Ris: cosa cerca la procura Il coltello tenuto come souvenir La borsa di Moussa Sangare La procura di Bergamo ha in caricato il Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri responsabile per il Nord Italia, il Ris di Parma, di analizzare il contenuto della borsa in cui Moussa Sangare aveva nascosto ciò che indossava durante l’omicidio di Sharon Verzeni. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

Vestiti, zaino, due braccialetti. Gli esperti dell’Arma analizzeranno tutti i reperti cercando tracce utili per il processo che vede il trentenne indagato per omicidio premeditato aggravato dai futili motivi. (IL GIORNO)

Assassinata dal marito ubriaco, in casa propria, davanti ai figli, Osagie sembra avere poco in … Sono riferimenti all’omicidio di Victoria Osagie, la 35enne uccisa nel gennaio del 2021, a Concordia Sagittaria. (La Nuova Venezia)

Tra di questi reperti figurano uno zaino, due braccialetti ed i vestiti dell’indagato Moussa Sangare, recuperati all’interno di una borsa che il giovane aveva gettato sul fondo del fiume Adda, il 31 luglio scorso, intorno alle 3 del mattino, nelle vicinanze di una località denominata “Adda Beach” nel comune di Medolago. (BergamoNews.it)

"Volevo tenere il coltello come ricordo" (Fanpage.it)

Da quell'identikit frutto delle immagini delle telecamere di sorveglianza e della testimonianza di due giovani alla sua cattura, ci sono volute 33 ore e 20 carabinieri in incognito. Che ancora non avevano la certezza si trattasse dell'assassino, ma sarebbe comunque stato un testimone chiave. (leggo.it)

Tra gli oggetti, consegnati nella mattinata di mercoledì 4 settembre, figurano uno zaino, due braccialetti ed i vestiti di Moussa Sangare, il 29enne arrestato per l’omicidio. Sono stati recuperati all’interno di una borsa che lui stesso aveva gettato sul fondo del fiume Adda, il 31 luglio, intorno alle 3 del mattino, nelle vicinanze della località «Adda Beach» nel comune di Medolago. (L'Eco di Bergamo)