Luigi Belvedere, il boss dei “due mondi”, catturato in Colombia dopo quattro anni di latitanza

Durante le ore notturne, a Medellin (Colombia), è stato messo fine alla latitanza di Luigi Belvedere, ricercato da dicembre 2020 ed inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno, condannato in via definitiva per traffico internazionale di stupefacenti. Belvedere avrebbe agito come intermediario tra i cartelli colombiani ed alcuni clan del “cartello camorristico” dei Casalesi. (Italia2news)

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Era in fuga dal 2020. L'inchiesta condotta ne ha accertato la presenza a Medellìn, dove agiva da intermediario tra i cartelli colombiani e quello camorristico dei Casalesi. Organizzava spedizioni di droga dal Sud America verso l'Europa; su di lui grava una condanna a 18 anni, 9 mesi e 20 giorni e un'ulteriore custodia cautelare (Sky Tg24 )

L’inchiesta, coordinata dalla Procura distrettuale di … (Il Fatto Quotidiano)

Aveva documenti colombiani ed appoggi sul posto da parte di altri cittadini italiani Luigi Belvedere, il 32enne narcotrafficante di Caserta ritenuto il tramite tra Casalesi e narcos in Colombia per l'importazione di cocaina. (ilmessaggero.it)

Il narcos Luigi Belvedere arrestato in Colombia: era tra i latitanti pericolosi

MEDELLIN (COLOMBIA) – Un’operazione internazionale di importante portata ha portato all’arresto di Luigi Belvedere, noto narcotrafficante italiano ricercato da dicembre 2020. Il latitante è stato catturato nella notte tra il 24 e 25 ottobre 2024, a Medellin, in Colombia. (Quotidiano del Sud)

A cura di Giuseppe Cozzolino Una foto davanti alla tomba di Pablo Escobar in Colombia, una condanna definitiva da scontare in Italia, dove era latitante da quattro anni. Questa notte le forze dell'ordine colombiane hanno catturato Luigi Belvedere, il narcos con il mito di Escobar e considerato dagli inquirenti come legato ai Casalesi. (Fanpage.it)

L’inchiesta ha visto la collaborazione della Procura distrettuale e della Sisco di Napoli, della Squadra mobile della questura di Caserta, dello Sco, di investigatori colombiani, dell’Europol e di altri organismi internazionali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)