Luca Guadagnino: "Un James Bond gay? Siamo seri, non c'è modo di saperlo"

Luca Guadagnino: "Un James Bond gay? Siamo seri, non c'è modo di saperlo" Secondo Alberto Barbera, direttore della 81ª Mostra del Cinema di Venezia, Daniel Craig ha offerto la performance della sua carriera in Queer di Luca Guadagnino. L'indimenticabile 007 si è immerso completamente nel progetto, affidandosi al regista di Chiamami col tuo nome e partecipando a intense scene di sesso con Drew Starkey e Omar Apollo (La Stampa)

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dedicato ai Papi nel Veneto o che hanno svolto importanti momenti del proprio pontificato nel Veneto. L'accordo siglato a Palazzo Balbi tra Ministero della Cultura, Regione del Veneto e Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo rappresenta una sinergia inedita in Italia, che prende spunto da un progetto di Fondazione MAC per valorizzare la storia audiovisiva dei due pontefici veneti del Novecento: Giuseppe Sarto, Pio X (1903-1914) e Albino Luciani, Giovanni Paolo I (1978). (Sky Tg24 )

A Venezia è il giorno di «Queer», il film del regista Luca Guadagnino che vede Daniel Craig, l’ex James Bond, in un cambio radicale d’immagine. Ma sono i capelli ad aver stupito tutti: lunghi, con evidente crescita bianca laterale. (Corriere della Sera)

Io sono l’amore gay: più che il sesso, la droga e Daniel Craig, in Queer c’è Luca Guadagnino Luca Guadagnino realizza il sogno di portare su schermo il romanzo autobiografico di Burroughs con un film più personale del precedente Challengers: il risultato è forte, carismatico, che non lascia indifferenti quando fa centro e quando sbaglia. (Gamesurf)

‘Queer’, il sogno lisergico di Luca Guadagnino tra solitudini e passioni proibite

Lo scandalo ha a che fare con qualcosa che irrompe in un universo di cui si vuol far parte. Queer è il film di Luca Guadagnino, il più ambizioso e forse atteso tra gli italiani in gara alla Mostra, sospeso tra realtà e allucinazioni, il più audace. (Corriere della Sera)

Ma per raccontare la genesi del film, Guadagnino guarda al passato: «Ho letto il libro di William Burroughs quando avevo 17 anni, a Palermo, ero un ragazzo megalomane che voleva costruire mondi col cinema. (il manifesto)

Aggiunge una cosa molto bella, Guadagnino: che il romanzo l’ha salvato dalla solitudine. Che sognava di portare sullo schermo il romanzo breve di William Burroughs (allora pubblicato in Italia con il titolo Diverso) da quando lo lesse la prima volta, a Palermo, a 17 anni. (la Repubblica)