Chi è Nunzio Calamucci, l’hacker di Equaliza a cui i clienti si rivolgevano per lavori milionari

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto

A cura di Giorgia Venturini La società di investigazione Equaliza Srl per ottenere le informazioni illegali dalle banche dati in possesso alle forze dell'ordine si serviva di hacker professionisti, come ha svelato l'inchiesta della Procura di Milano affidata al procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Francesco De Tommasi. Del dettaglio, la società – al 95 per cento di Enrico Pazzali (nonché presidente di Fondazione Fiera Milano che si è auto-sospeso dall'incarico quando è finito sotto indagine) e al 5 per certo dell'ex poliziotto Carmine Gallo – riusciva ad accedere in modo illegale al Sistema informativo interforze del Ministero dell'Interno: lo faceva corrompendo membri delle forze dell'ordine che sono in possesso delle password oppure appunto attraverso hacker professionisti. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri giornali

Quello che emerge, spiegano gli inquirenti, è "un quadro inquietante fatto di connessioni e rapporti oscuri che permetteranno di aggiungere tasselli importanti a vicende che hanno segnato la storia recente del nostro Paese". (Adnkronos)

Adesso che il polverone sollevato lentamente si adagia sui quotidiani, i contorni della spy story milanese che emergono tra informative e ordinanze si fanno un po' più chiari. «Quando spunta il Mossad vuol dire che siamo alla frutta», ridacchia un vecchio giornalista. (il Giornale)

C’era anche il cantante Alex Britti tra le (almeno) quattro persone finite illecitamente sotto la lente di un ispettore della polizia di Stato in servizio alla polizia di frontiera di Orio al Serio: il poliziotto, bergamasco, 59 anni, residente a Curno – è una delle 51 persone indagate nell’inchiesta della Procura di Milano sul «dossieraggio» nata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo e che ha fatto emergere un presunto network di «spioni», guidati dall’ex super poliziotto Carmine Gallo (ora ai domiciliari), ritenuto il braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera (ente estraneo all’indagine), che si è autosospeso. (L'Eco di Bergamo)

Interrogatori sul caso dossieraggi, gli hacker davanti al giudice. Gallo: “Io servitore dello Stato, così va la vita”. Camponovo: “Temevo per la mia vita”

Iniziati oggi a Milano gli interrogatori di garanzia (LAPRESSE)

A parlare è “Sam“ Calamucci che introduce Giulio Cornelli alle attività del gruppo. Nelle circa quattromila pagine di informativa che ha portato il gip Fabrizio Filice ad emettere quattro custodie cautelari e sei interdittive emerge anche quello che può essere definito “il manifesto“ del gruppo di via Pattari 6. (IL GIORNO)

"Non m… (La Repubblica)