Vincenzo, Carmelo e gli altri: chi sono i due morti e i tre dispersi dell'esplosione a Calenzano
Il suo ingresso è registrato alle 10,15 di ieri mattina. Appena cinque minuti prima che avvenisse l’esplosione al deposito Eni di Calenzano (Firenze). Vincenzo Martinelli — protocollato all’ingresso come «visitatore» — è il primo morto di quella che si annuncia come l’ennesima strage sul lavoro: c’è una seconda vittima ma non si sa chi sia tra gli altri quattro autisti. Ufficialmente i morti e i tre dispersi sono stati identificati come «visitatori» dai dipendenti Eni che poi hanno girato la lista ai carabinieri coordinati dal procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli. (Corriere Fiorentino)
La notizia riportata su altre testate
Il deposito Eni di Calenzano è stato messo sotto sequestro dalla procura di Prato nell’ambito dell’inchiesta aperta in seguito alla violenta esplosione che il 9 dicembre ha squassato l’impianto uccidendo cinque persone. (Open)
La violenta esplosione del 10 dicembre 2024 al deposito ENI di Calenzano (FI) che ha causato 5 morti e 26 feriti potrebbe essere stata dovuta probabilmente a vapori di idrocarburi che si sono infiammati in una pensilina di carico delle autobotti. (Geopop)
Nel giorno di lutto di un’intera regione, alla commozione e al dolore per la morte di Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Davide Baronti, Franco Cirelli e Gerardo Pepe, nomi subito scanditi in piazza, si aggiunge la richiesta corale di conoscere la verità e avere giustizia. (il manifesto)
Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Giuseppe Carovani, partecipando all’omaggio alle vittime davanti ai cancelli del deposito, insieme alle Istituzioni regionali e a rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale. (055firenze)
Ci sono "condotte scellerate" dietro l'esplosione di Calenzano per la Procura di Prato. (Adnkronos)
Si è aperta così la manifestazione convocata ieri pomeriggio davanti al Comune di Calenzano in ricordo dei morti della strage alla raffineria toscana dell’Eni: c’erano le autorità, i … Inomi delle cinque vittime: Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Franco Cirelli, Davide Baronti e Gerardo Pepe. (Il Fatto Quotidiano)