Infermieri, nuove lauree e possibilità di fare ricette, critici i medici: «Siamo sconcertati. La diagnosi spetta a noi, non bastano due esami»

«Una riforma epocale». Tre lauree magistrali a indirizzo clinico (dopo la triennale obbligatoria) e la possibilità di poter fare prescrizioni di tipo infermieristico. È la nuova proposta di riforma degli studi infermieristici. Critici i medici, che insorgono e si dicono «sconcertati» per non essere stati «interpellati». «La prescrizione presuppone una diagnosi – afferma la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) – e la diagnosi è di competenza del medico». (leggo.it)

Su altri giornali

La proposta di consentire agli infermieri di prescrivere presidi e ausili sanitari divide il mondo della sanità: i medici rivendicano le proprie competenze esclusive (Nurse Times)

Ventidue in cinque mesi. Un ex sindaco, undici giovani tra i 16 ed i 42 anni, anziani, figli, fratelli, genitori, fratelli, sorelle, amici. (Frosinone News)

CATANZARO – «Totale legittimità dell’operato dell’OpiCatanzaro nelle procedure elettorali per il rinnovo degli organi per il quadriennio 2025/2028». «Sentiamo il dovere – aggiunge la Cavaliere – di illustrare la vera essenza della vicenda, in quanto tutto ciò che è stato riportato dalla stampa è palesemente fuorviante rispetto alla reale vicenda. (Corriere di Lamezia)

Sindacati medici: infermieri prescrittori un blitz, urgente un incontro con il ministro Schillaci

La recente proposta di introdurre la prescrizione infermieristica con l’avvento delle nuove lauree specialistiche per infermieri ha scosso profondamente il mondo sanitario italiano. (AssoCareNews.it)

ROMA. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, è intervenuto al Consiglio nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), in corso a Roma e ha illustrato alla platea formata dai presidenti dei 102 Ordini provinciali i recenti provvedimenti assunti dal Governo in favore del personale sanitario, a partire dal decreto-legge contro le aggressioni. (Termoli Online)

“Mentre siamo in attesa di un più volte invocato segnale di attenzione da parte della politica, apprendiamo invece con stupore e solo dalla stampa l’apertura alle prescrizioni infermieristiche. Sono anni che chiediamo una chiara definizione di atto medico perché le attuali ambiguità non chiariscono affatto i limiti in termini di responsabilità, anzi espongono ulteriormente i dottori a contenziosi anche per atti non gestiti direttamente da loro”. (Sanità24)