Il doppio registro di Meloni: la difesa dell’Ucraina, ma evitando strappi nel governo

Per saperne di più:
Ucraina

Giorgia Meloni è preoccupata per la tenuta di Kiev e teme che l’Ucraina possa trasformarsi nell’Afghanistan d’Europa. Perciò è schierata a fianco di Volodymyr Zelensky, anche se alcune sue dichiarazioni sono parse formali, al limite della freddezza. Il motivo per il quale la premier nei giorni scorsi ha annunciato un nuovo invio di armi agli ucraini, limitandone l’uso «al solo scopo difensivo», non è legato al fatto che l’opinione pubblica italiana sia sempre più stanca della guerra. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

“Sono felice di poter affermare che, mentre stiamo parlando, il trasferimento degli F-16 all’Ucraina è attualmente in corso da parte di Danimarca e Paesi Bassi. Questi aerei saranno impiegati nei cieli dell’Ucraina questa estate per consentire al Paese di poter continuare a difendersi in modo efficace contro l’aggressione russa. (Ares Osservatorio Difesa)

Zelensky sente la Nato sempre più vicina e così, dal vertice dell’Alleanza a Washington, coglie l’occasione per lanciare pubblicamente un nuovo appello al sostegno a favore dell’Ucraina. Sostegno che, ovviamente, deve passare per l’invio di armi a Kiev (Il Fatto Quotidiano)

Questa presa di coscienza c'è nelle conclusioni del vertice con un pacchetto di misure, con l'indicazione di un inviato del Segretario Generale per il Sud, ruolo per il quale l'Italia intende presentare ovviamente la sua candidatura. (La Provincia di Cremona e Crema)

Spesa militare Nato, per arrivare all’1,6% servono 4,7 mld: si possono chiedere all’Ue?

Adesso Giorgia Meloni si presenta… Regis l’aveva accolta esponendo tre bandiere: una degli Stati Uniti, quella col logo della catena dell’hotel e una terza arcobaleno per il mese del Pride, che in realtà era giugno. (la Repubblica)

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni al summit Nato di Washington ha rassicurato gli alleati sul 2% del Pil per le spese militari e sull'impegno per la quota del nostro Paese nel fondo da circa 40 miliardi annunciato dall'Alleanza per Kiev, insieme a F16, nuove difese aeree (compreso un altro Samp-T italiano), un centro di coordinamento degli aiuti in Germania e un alto funzionario civile a Kiev. (Sky Tg24 )

Bruxelles – Si chiudono i tre giorni di Washington, con l’impegno rinnovato della Nato verso l’Ucraina sul piano politico e militare. Il 75esimo vertice dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord doveva essere il momento decisivo per rendere l’alleanza “a prova di futuro” e, almeno per quanto si poteva fare, non ha tradito le aspettative. (EuNews)