Piazza Affari chiude in rosso

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ECONOMIA

La Borsa di Milano, Piazza Affari, ha chiuso la seduta del 18 novembre in netto calo, con l'indice Ftse Mib che ha registrato una flessione dell'1,27%, attestandosi a 33.758 punti. Questo risultato negativo è stato in gran parte determinato dall'effetto tecnico derivante dallo stacco di molteplici cedole, che, secondo gli analisti di Intermonte, ha inciso sull'indice per circa l'1,2%. In assenza di spunti rilevanti dall'agenda macroeconomica, la giornata è stata caratterizzata dagli interventi di alcuni banchieri centrali, sia della Banca Centrale Europea (BCE) sia della Federal Reserve (Fed).

Le principali Borse europee hanno chiuso in ribasso, sebbene in misura più contenuta rispetto a Piazza Affari. Francoforte ha registrato un lieve calo dello 0,11%, mentre Parigi è rimasta sopra la parità con un incremento dello 0,12%. A New York, il Dow Jones ha chiuso in leggero ribasso, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,66%.

Tra i titoli sotto la lente a Piazza Affari, Amplifon e Telecom Italia (TIM) hanno subito significative flessioni. Gli analisti di Intermonte hanno sottolineato come lo stacco delle cedole di diverse società abbia influenzato l'andamento dell'indice Ftse Mib, che è sceso sotto la soglia dei 34.000 punti, chiudendo a 33.758 dopo aver ceduto quasi due punti percentuali nel corso della giornata.

La seduta del 18 novembre ha visto Piazza Affari chiudere in rosso, appesantita dall'effetto tecnico dello stacco delle cedole e dalla mancanza di spunti macroeconomici rilevanti.