L'hacker Carmelo Miano, l'accusa: «Conosceva le password di 46 pm». Avrebbe spiato anche il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri

L'hacker Carmelo Miano, l'accusa: «Conosceva le password di 46 pm». Avrebbe spiato anche il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri
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Corriere della Sera INTERNO

Dritto al cuore dell’ufficio inquirente napoletano. Carmelo Miano, il ventitreenne hacker siciliano arrestato a inizio mese, non si sarebbe limitato a «bucare» e spiare le mail di aggiunti e sostituti. Il giovane programmatore informatico, a partire da ottobre 2023, avrebbe infatti messo nel mirino niente di meno che il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri. Nel complesso Miano sarebbe però riuscito a impossessarsi, tra Firenze, Perugia e Torino, di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui anche quelle dei procuratori di Perugia e di Firenze. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Era in possesso, tra Firenze, Perugia e Torino, di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui anche quelle dei procuratori di Perugia e di Firenze. (La Repubblica)

C’è anche il nome del procuratore della Repubblica di Prato, Luca Tescaroli, nell’elenco dei 46 magistrati spiati dall’hacker Carmelo Miano, il 24enne siciliano arrestato nell’ambito dell’inchiesta di Napoli sulla violazione di server e sistemi informatici in uso al ministero della Giustizia. (notiziediprato.it)

Il 4 ottobre va in scena un dialogo degno della sceneggiatura di un film. (Il Fatto Quotidiano)

L'hacker arrestato conosceva le password di 46 magistrati, tra cui Nicola Gratteri

Continua.... futura autolinee-federico-agos-24 JonicaClima Calura MCDONALDAPP InnovusTelemia CompagniaDellaBellezza00 Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, è tra i magistrati presi di mira dall’hacker Carmelo Miano, un ingegnere informatico siciliano di 24 anni, arrestato il 1° ottobre a Roma. (Telemia)

Altri particolari inquietanti emergono dall’inchiesta della procura di Napoli su Carmelo Miano, l'hacker siciliano di 24 anni arrestato il p… Ventuno password di posta elettronica di altrettanti pm, su 25 inquirenti in servizio, dove transitavano notizie di reato, ordini di fermo, misure cautelari e decreti di intercettazione. (La Repubblica Firenze.it)

La circostanza emerge dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla Procura di Napoli sulle informazioni acquisite e analizzate dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulle incursioni dell’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano arrestato tra l’altro con l’accusa di avere violato i server del Ministero della Giustizia. (Gazzetta del Sud)