J.D. Vance nuovo profeta della destra americana. Perché Trump ha scelto lui come vice

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New York, 15 luglio 2024 – Forse il più Maga (Make American Great Again, il motto di Trump ndr) e il più estremo di tutti. The Donald ha scelto James David Vance proprio per questo, per non scoprirsi troppo il fianco verso una destra estrema che ha imbottito il suo partito. Forse anche per questo lo ha preferito al più esperto e navigato Marco Rubio e ad altri candidati finiti nella lista finale. Senza contare che Vance rappresenta l'Ohio, uno degli stati chiave alle prossime elezioni di novembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il senatore dell’Ohio JD Vance, scelto da Donald Trump come candidato alla vice presidenza, è un repubblicano di 39 anni ora al suo primo mandato al Congresso. Si è fatto un nome con il suo libro di memorie, il bestseller “Hillbilly Elegy“, pubblicato nel 2016 quando Trump si candidava per la prima volta alla presidenza. (LAPRESSE)

Vance, arrivato al Fiser Forum insieme alla moglie, ha ricevuto applausi ed ovazioni. (il Resto del Carlino)

Accolto da un tempesta tropicale che ha lavato via l’umidità che soffocava una città surreale, occupata dalla polizia e dal Secret Service, piena di repubblicani, sostenitori del partito e delegati provenienti da tutto il paese. (ilmessaggero.it)

La strategia di Donald: una svolta presidenziale. "Il discorso? Per unire". Ma il vice scelto è Vance

JD Vance spalleggerà Trump e sarà suo vice in caso di vittoria alle elezioni JD Vance spalleggerà Trump e sarà suo vice in caso di vittoria alle elezioni (Virgilio Notizie)

Il senatore Marco Rubio avrebbe rivelato di non essere lui la scelta di Donald Trump per la vice presidenza. Lo riferiscono Aishah Hasnie, una sua collega, e il New York Times. (Il Sole 24 ORE)

Donald Trump cambia strategia dopo l'attentato in cui è rimasto ferito in Pennsylvania, mettendo da parte i toni agguerriti con cui aveva intenzione di accettare l'incoronazione ufficiale come candidato repubblicano alla Casa Bianca, a favore di un atteggiamento più «presidenziale». (il Giornale)